Quando un genitore va ad un Open Day è carico di domande e di aspettative. Sta scegliendo la futura scuola del proprio figlio/a e da questa scelta potrebbero derivare conseguenze importanti per il suo percorso formativo.
Per questo le domande sono molte e le risposte che va cercando devono risultare convincenti.
– Quali opportunità sarà in grado di offrire questa scuola a mio figlio /a?
– Quali soluzioni organizzative o didattiche possono costituire un vantaggio per il suo apprendimento?
– In che cosa si distingue questa scuola dalle altre e perché dovrei scegliere proprio questa scuola?
Nell’invitare i genitori a partecipare al prossimo Open Day, il 18 gennaio prossimo, e a esplorare anche attraverso il sito della scuola i documenti che illustrano l’offerta formativa, vorremmo cercare di dare loro delle ragioni che, per noi che ci lavoriamo, rappresentano tre aspetti di qualità del fare scuola quotidiano.
1^ RAGIONE.
Questa è una scuola che lavora sia sull’apprendimento delle conoscenze che sugli atteggiamenti necessari per usare con consapevolezza tutto ciò che è stato appreso. È fondamentale avere accesso ai diversi saperi (italiano, matematica, storia, arte…) ma è altrettanto importante capire come tutto quello che abbiamo imparato deve essere utilizzato per far fronte alle richieste che la vita, dentro e fuori la scuola, ci chiede di affrontare e risolvere. Le discipline infatti devono servire ad aiutarci a risolvere i problemi della quotidianità, a incrementare il benessere nostro e degli altri, a capire che cosa ci sta succedendo, a prevedere cosa ci potrà capitare.
Uno studioso diceva che “una testa ben fatta” vale molto di più di una semplice “testa ben piena“; per questo noi puntiamo a formare cittadini culturalmente preparati e competenti ma anche capaci di non lasciarsi disorientare se qualcosa va storto, capaci di rialzarsi se cadono, capaci di superare eventuali errori con la convinzione di farcela.
Lavoriamo per quelle che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce “competenze per la vita” e le abbiamo inserite persino nel nostro “Sistema delle case” proprio perché sono competenze che non valgono solo a scuola.
Riguardano la capacità di sostenere una comunicazione efficace, di partecipare, di lavorare in squadra, di gestire le proprie emozioni, di impegnarsi fino in fondo per riuscire a realizzare se stessi.
Riguardano l’assunzione di comportamenti consapevoli improntati alla legalità, al rispetto, ad un sistema di valori teso a tutelare e difendere il bene comune facendo scelte e assumendo decisioni personali con tutta la fiducia di potercela fare.
2^ RAGIONE.
Siamo una scuola che guarda in primis all’aspetto educativo, una scuola che sul rispetto delle regole ha costruito la propria cultura. Entrando nella scuola immediatamente si percepisce il senso di appartenere ad un contesto impostato sul calore dell’accoglienza, sulla cura educativa e sulla chiarezza delle regole.
Il contesto, con le sue norme esplicite dichiarate nel PTOF (Piano triennale dell’Offerta Formativa) ma anche con quelle implicite che si respirano all’interno della scuola, gioca un ruolo fondamentale nella regolazione dei comportamenti. Il clima vissuto è quello dell’incontro e del confronto, del cercarsi e dello star bene insieme, fianco a fianco, per imparare ma anche per divertirsi, per riconoscersi, per crescere insieme nel rispetto e nell’ac-coglienza di se stessi e degli altri. È un contesto dove è sicuramente possibile sbagliare ma è anche uno spazio per riflettere insieme su come superare i propri errori, dove si può imparare ad assumersi le proprie responsabilità e darsi una mano in caso di bisogno.
E su qualsiasi problema gli adulti di riferimento ci sono.
3^ RAGIONE.
È una scuola-campus che si caratterizza per la qualità e la quantità delle opportunità formative; nel tempo scuola, oltre a sviluppare percorsi disciplinari con approcci metodologici improntati all’innovazione e all’uso delle tecnologie informatiche, gli alunni possono esplorare interessi diversi, mettere alla prova le proprie possibilità espressive, scoprire i propri talenti. La musica e il canto, il teatro educativo, il potenziamento linguistico con insegnanti madrelingua, la multimedialità, le attività ludiche e le attività sportive, il nuoto e i giochi di squadra fanno parte dei momenti curriculari ma possono essere scelti e continuati anche nel tempo extrascolastico.
Non mancano le uscite esplorative e neppure i momenti per eseguire i compiti con l’accom-pagnamento degli stessi insegnanti o di personale esperto; non mancano i sostegni di strutture e attrezzature informatiche che, nella scuola secondaria, diventano la modalità operativa privilegiata.
Che cosa volere di più da una Scuola?
prof. Luciana Ferraboschi
Dirigente scolastica
con la Comunità educante