Gentile utente amareggiata,
rispondo alla sua lettera e la ringrazio per aver espresso, in modo così schietto e spontaneo, le sue opinioni personali riguardo l’ <<Oasi dei pensionati>> e, in particolare, su chi la fruisce e con quali modalità lo fa.
La verità è che, negli ultimi dieci anni specialmente, presumibilmente anche come conseguenza degli interventi di promozione e tutela di questo territorio, la reputazione del fiume Oglio è cresciuta e migliorata così tanto da attrarre un numero sempre maggiore di appassionati, turisti e visitatori non solo locali, ma anche di nazionalità diverse.
È un’area molto apprezzata per il suo paesaggio, per la sua biodiversità naturale e per la sua ricchezza storica e culturale. E ogni fine settimana, soprattutto in estate ma non solo, non c’è un chilometro di sponda del fiume e del bosco che non ospiti famiglie, pic-nic, escursioni in bicicletta, raduni di sportivi o persone con tende e ombrelloni che fruiscono, in tutti i sensi, della meraviglia di questo sito ambientale.
Di sicuro concorderà con me che è assolutamente fondamentale che a tutte queste persone sia garantita la massima sicurezza in tema di tutela del bacino, protezione delle sponde e stabilità degli alberi.
Sono 180 i km di sponde sotto il presidio dell’Ente Parco Oglio Nord e, dal momento che le risorse a nostra disposizione sono inferiori rispetto alla quantità di mansioni da svolgere, la priorità è data agli interventi che riguardano la sicurezza fisica e l’incolumità dei visitatori. Proprio qualche settimana fa abbiamo concluso un intervento molto delicato per la rimozione di un grosso tronco pericolante, proprio nell’area di bosco in cui lei ci sta richiedendo di fare interventi concreti.
Il nostro Ente, per darle qualche dettaglio, ha a ruolo un solo Guardiaparco ma può contare su una trentina di G.E.V, guardie ecologiche volontarie, che mettono a disposizione della nostra comunità il loro tempo libero in modo gratuito. Queste persone, che Lei denigra qualificandole come incompetenti, hanno superato un intenso corso di formazione per poter svolgere la missione e, pensi, la maggior parte di loro appartiene anche al corpo della Protezione Civile e ha supportato questo territorio in diverse occasioni negli ultimi tempi (all’inizio della pandemia da Covid19, durante l’erogazione della prima vaccinazione collettiva, e altre).
Le guardie volontarie del Parco svolgono servizi di vigilanza finalizzati ad interventi di prevenzione e educazione ambientale, con potere sanzionatorio qualora necessario; ma non sono forze dell’ordine e non hanno alcun potere coercitivo, quindi non possono intervenire né reprimere.
Siamo perfettamente consapevoli dei rischi ambientali che derivano dall’accensione di fuochi sotto alle piante e dalla presenza di rifiuti e sporcizia nella zona e, per contrastare queste problematiche, abbiamo partecipato a diversi tavoli con gli Enti e le Autorità del territorio che, al contrario di noi, hanno il potere di fare ordinanze specifiche e inviare personale con funzioni esecutive.
A seguito dell’interlocuzione con gli Enti interessati, dalla prossima primavera sarà posizionata adeguata segnaletica e cartelli comportamentali per informare e incoraggiare ad un uso più corretto dell’area.
Siamo i primi a desiderare una fruizione il più possibile civile del fiume che è un bene di enorme interesse pubblico e posso confermarle che le segnalazioni che abbiamo ricevuto non sono state dimenticate in un ripostiglio, anzi, ricevono la nostra massima attenzione.
Concludo segnalandole che la parte di fiume a cui Lei è così affezionata è un’area del Parco che è particolarmente cara anche a noi; le dedichiamo, da sempre, un’attenzione particolare. Quest’anno abbiamo collaborato alla sostituzione di tutte le sedute in legno dei tavoli, per esempio.
Ma è anche un’area unica per la sua caratterizzazione fisica e, di sicuro, come succede nei posti più belli del mondo, nei prossimi anni aumenterà il numero delle persone che la visiteranno così come la concorrenza per assicurarsi un posto all’ombra.
Io la saluto, cordialmente.
Luigi Ferrari, Presidente del Parco Oglio Nord