C’è una costante nell’operato dell’attuale amministrazione: quando si parla di partecipazione e spazi di aggregazione, soprattutto riguardanti la vita amministrativo-politica, quella che dovrebbe essere una normale e sana dialettica, diventa burocrazia nel suo peggiore significato e il dibattito si fa improvvisamente rarefatto. 

Prendiamo il caso delle bacheche pubbliche. Come lista di minoranza abbiamo chiesto il loro ripristino ( a seguito dei lavori che hanno interessato ancora lo scorso anno i portici, sotto il Comune) e solo dopo una nostra “segnalazione/interpellanza” l’Amministrazione ha deciso di mettere mano a un regolamento che prevede solo l’utilizzo di una piccola bacheca, riservata alle due liste rappresentate in Consiglio Comunale e alle Associazioni. Oltre ad essere poco visibile e capiente, lo spazio individuato non contempla la possibilità da parte di altre realtà (come i partiti politici ) di poter esporre le loro attività. In aggiunta, nel regolamento ogni contenuto viene messo tutto al vaglio dell’Amministrazione che ha il “diritto” di far pubblicare o meno… 

Un arbitrio che, francamente, non si era mai visto nella storia politica locale.

Abbiamo proposto in sede di Consiglio Comunale di bloccare il regolamento, rivederlo insieme, trovare soluzioni alternative, come lo spazio a fianco dell’ex bar Deco, perfetto per installare una bacheca utile e aperta a tutte le realtà democratiche di questo paese.

Partiamo da un assunto semplice noi di Orzi Futura: c’è ancora chi preferisce leggere un avviso in piazza, chi cerca un punto fisico di riferimento.

Per anni  le bacheche sono state un mezzo di comunicazione essenziale. Qualcuno, in passato, ne ha fatto anche un uso intensivo (pensiamo ad esempio alla Lega, che sapeva bene quanto fossero utili per affiggere i suoi celebri volantini dai titoli enfatici).

Risposta negativa.

E poi c’è la questione, ben più ampia, degli spazi di aggregazione. Con la chiusura di StartLab, Orzinuovi ha perso un luogo di incontro importante. Basti solo pensare che il Cineforum si sta svolgendo a Borgo San Giacomo perchè al momento l’amministrazione, nonostante le promesse, non è stata in grado di fornire un’alternativa agli spazi di via Codagli. 

Allo stato attuale se un’associazione culturale vuole riunirsi, se un gruppo di giovani ha bisogno di un luogo per organizzare incontri, può sempre affittare uno spazio a pagamento.

Non servono divieti espliciti per limitare la partecipazione: basta rendere tutto più complicato, più scomodo, più costoso.

Un’amministrazione lungimirante favorirebbe il confronto, creerebbe occasioni di dialogo, investirebbe in luoghi di condivisione, e soprattutto onorerebbe l’articolo 11 del nostro statuto comunale alla voce “partecipazione”.

Noi di Orzi Futura abbiamo chiesto di utilizzare al meglio le strutture esistenti—ad esempio la biblioteca—e di pianificare nuove soluzioni per il futuro.

Con piacere abbiamo colto che la proposta era già stata presa in considerazione dalla Consigliera Vanoli e che, pare, si vada in questa direzione, cosa che monitoreremo e sulla quale torneremo  qualora vedremo che la promessa non verrà poi concretizzata.

Come sempre noi dimostriamo spirito costruttivo e di collaborazione, perché ci siamo candidati a governare e perché rappresentiamo più di 3 mila persone e come tali hanno tutto il diritto di essere ascoltate, favorite, informate, coinvolte nella gestione della cosa pubblica.

Il senso di responsabilità è nel nostro DNA, così come il bene del nostro paese.