La protagonista del Diario di Bordo di questa settimana è la Opel Crossland X. La piccola crossover tedesca è spinta da un 1.5 ecotec turbodiesel da 102 CV e 250 Nm che, abbinato a un cambio manuale a sei rapporti e alla trazione anteriore, consente di raggiungere una velocità massima di 178 km/h e di passare da 0 a 100 km/h in 11,7 secondi: il consumo medio dichiarato dalla Casa è pari a 4,1 l/100 km con 107 g/km di emissioni di CO2.
Trattandosi dell’allestimento Innovation, propone moltissime dotazioni di serie, a partire dall’avviso di superamento della corsia di marcia e cruise control (non adattivo) e dal climatizzatore bizona.
Non mancano i cerchi in lega da 16″ e l’infotainment IntelliLink con schermo da 8″ compatibile con Android Auto e Apple CarPlay. In aggiunta, l’esemplare utilizzato per il nostro Diario di Bordo dispone della vernice Summit White (380 euro) con tetto a contrasto Mineral Black, della ricarica induttiva per smartphone (125 euro), della radio digitale Dab (100 euro) e dell’Opel Eye (500 euro) con frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni e rilevamento della stanchezza del guidatore. Non mancano il rear view camera pack (450 euro) con sensori anteriori e posteriori e videocamera posteriore, e il Versatility Pack (450 euro) con sedili posteriori scorrevoli e poggiatesta centrale. “Come sarà da guidare?” La versione arrivata monta il nuovo 1.5 Ecotec da 102 cavalli, un motore che ho guidato mille volte.
E che qui ha confermato quello che già sapevo: c’è tutto quello che mi aspetto da un moderno diesel medio-piccolo.
Risposta elastica e robusta da subito, nessun ritardo nell’ingresso del turbo, piglio volitivo.
Se fossi salito bendato sulla Crossland X non l’avrei mai riconosciuta. Tirando ad indovinare avrei probabilmente pensato di essere su van, o magari, toccando il logo del Fulmine sul volante, avrei azzardato l’ipotesi Combo Life.
Questo perché il posto di guida è molot alto e una volta regolato il sedile. anche abbassandolo al massimo, per raggiungere i pedali le gambe non si distendono, ma tutto molto confortevole nelle lunghe percorrenze. Oltre al tunnel centrale il posto guida è dominato da una leva del cambio molto lunga.
Niente male anche lo sterzo, il cui carico non è eccessivo nemmeno nella guida cittadina, risultando complessivamente piacevole.
Trattandosi di una sorta di erede spirituale della Meriva, c’è però da dire che lo spazio a bordo non manca considerando i soli quattro metri e 21 cm di lunghezza. Dietro e davanti anche i più alti possono trovare una posizione comoda, ma personalmente non ho trovato molto confortevoli gli schienali anteriori, un po’ troppo rigidi per i miei gusti.
Complessivamente la qualità costruttiva mi è sembrata di buon livello, anche se avrei preferito una maggiore cura per alcuni dettagli. La verniciatura nera del tetto ha una finitura migliorabile e l’infotainment, per concludere, non è dei più attuali, tanto per grafica quanto per funzioni, ma ha un bel touch screen da 8″ con copertura di vetro che da solo riesce a innalzare la percezione qualitativa dell’intera plancia.
Per concludere. Dopo la sbornia delle Suv di grandi dimensioni è il momento delle corssover compatte che sempre più stanno conquistando fette di mercato. La Crossland X si inserisce a pieno titolo in questo segmento, con una linea accattivante.
Riassumendo direi che quest’auto potrebbe ben rispondere alle esigenze di una famiglia non troppo numerosa che preferisce avere una sola auto per la città sia per le vacanze.
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