Sono aumentate a dismisura, nelle scorse settimane, segnalazioni di cittadini preoccupati per lo scorrazzare all’interno di alcuni parchi della città di alcune famiglie di nutrie, già da decenni flagello delle campagne e che ora, più che in passato, hanno iniziato ad addentrarsi con forza anche tra le vie del centro abitato. Molte sono state le fotosegnalazioni condivise sui social network, scatenando, peraltro, anche un dibattito sulle diverse soluzioni da adottare per cercare di trovare una via d’uscita ad un problema ormai sotto gli occhi di tutti.
A prendere posizione in merito è stata l’assessore comunale e consigliere regionale Federica Epis, la quale ha voluto esprimere una serie di considerazioni sulle azioni di contenimento messe in campo dall’Amministrazione Comunale e dalle difficoltà riscontrate fino ad ora nella loro attuazione.
«La popolazione è esasperata dall’esplosione dell’emergenza nutrie, animali altamente nocivi per la sicurezza e per l’igiene pubblica, per la biodiversità e per la sempre più preziosa risorsa idrica, per questo motivo è urgente che la Provincia di Brescia provveda al più presto a dotarsi del Piano di eradicazione, senza il quale i Comuni non possono intervenire in modo significativo, avvalendosi cioè di ditte specializzate oltre che dei volontari – si legge in una nota diramata dall’esponente del Carroccio – Nel 2021 il Ministero della Transizione Ecologica ha approvato un Piano Nazionale di gestione della Nutria, che ha consentito a sua volta a Regione Lombardia di aggiornare il proprio Piano regionale di eradicazione. Ora quindi tocca solo alla Provincia darne concreta attuazione con un proprio piano attuativo, che dovrà definire le procedure per l’organizzazione del servizio con e da parte dei Comuni. Siamo in attesa di questo per poter procedere legalmente alle catture in tutte le situazioni». Sempre nel comunicato dell’Assessore si legge come, a partire dal 2020, ad Orzinuovi sono stati selezionate decine e decine di selecontrollori promuovendo la realizzazione di un apposito corso di formazione garantito dal Comune con la collaborazione dell’ASST Franciacorta. Figure che, restando tale la situazione, presentano delle limitate possibilità d’azione, tali da rendere assai complesso il procedere con la cattura dei capi specie nei centri abitati.
«Regione Lombardia ha già previsto un milione di euro con cui rimborsare i Comuni che nel 2022 organizzeranno l’attività di contenimento in collaborazione con le Province anche se – conclude Epis – restiamo sempre in attesa di un fondo nazionale senza il quale è impossibile coprire tutti i costi, in aumento di anno in anno insieme all’esponenziale aumento dei capi».
Leonardo Binda