A gennaio partiranno i lavori per la posa di un nuovo impianto elettrico al cimitero di Orzinuovi. 

Il camposanto orceano è  al centro in questi giorni dell’attenzione dell’amministrazione comunale, che si sta occupando di opere di manutenzione e sta mettendo mano anche al regolamento cimiteriale.

“Alcune criticità occorse all’impianto elettrico ormai vecchio e obsoleto, al quale son collegate le lampade votive – spiegano il vicesindaco Laura Magli e il presidente del consiglio con delega ai Cimiteri Giovanna Zanotti   – ci hanno spinto a  programmare un intervento di rifacimento e riqualificazione strutturale lungo tutte le gallerie, nei chiostri e nella chiesetta. I lavori prevedono una spesa complessiva di 120 mila euro. Nel frattempo è stata verniciata completamente  la ringhiera di recinzione ed è stato sistemato l’acciottolato nei vialetti. Tra i prossimi lavori in previsione c’è la tinteggiatura delle chiesette dei cimiteri di Barco e Coniolo”. 

Novità in vista anche per quanto riguarda il regolamento cimiteriale: “Dobbiamo sistemare il piano regolatore cimiteriale ormai in scadenza – continuano gli amministratori comunali. “Abbiamo affidato il compito  ad un ingegnere competente, presidente dell’ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia, Laura Boldi, specializzata nel settore. Per il resto stiamo mettendo mano al regolamento comunale cimiteriale. In seguito ad un’evoluzione delle  consuetudini, il numero sempre più crescente di famiglie che decide di far cremare i propri morti ha aumentato la quantità di loculi disponibili. Per questo la nostra intenzione sarebbe quella di concedere ai familiari del defunto la possibilità di rinnovare la concessione del loculo per più di una volta”. 

In questi mesi si è inoltre proceduto all’esumazione dei morti sepolti in terra, la cui concessione era scaduta. “I resti di questi defunti  – ha detto la Zanotti – non sono stati riposti nell’ossario comune, ma per una forma di rispetto, abbiamo preferito collocarli nelle gallerie,  in cassette individuali con nome e cognome, in modo che i parenti interessati possano fare richiesta affinché  vengano loro restituiti”. Sp