È arrivata alla sua sesta generazione Opel Astra, riuscendo ancora una volta ad unire innovazione e tradizione. Vicina alle rivali del segmento, specie quelle del gruppo Stellantis, con le quali ne condivide la piattaforma.
La vera forza di questo nuovo gioiellino di meccanica sta proprio nelle dimensioni, che restano come sempre contenute, tali da garantire un’assoluta praticità. Grazie all’utilizzo della piattaforma Emp2, non si segnala infatti un sensibile aumento delle dimensioni eccetto che per la larghezza, maggiore di (soli) cinque centimetri. Si tratta, ovviamente, di una soluzione che ha i suoi pro e i suoi contro: se in quattro sul veicolo ci si sta comodi e parcheggiare è possibile anche in spazi tutto sommato angusti, lo spazio dell’ingombro delle ginocchia non è così abbondante.
Grande novità all’interno dell’abitacolo è data dalla presenza di ben due schermi: quello con il quadro strumenti sopra il volante e l’infotainment nel mezzo della plancia, entrambi da dieci pollici. Sarà possibile collegarsi così con i dispositivi Android e Apple wireless grazie alle dotazioni di serie su tutti gli allestimenti della vettura, potendo comodamente muoversi da un comando all’altro grazie all’assistente vocale, navigatore e hotspot Wi-Fi. La finitura, nel suo complesso, appare come di particolare interesse: gradevole al tatto; disponibile, grazie a numerosi vani portaoggetti, ad accogliere ogni genere di dotazione; buona intuitività nell’uso di tasti e funzionalità per la gestione del clima e dell’infotainment.
Rassicurante su strada, comoda e reattiva, la Opel Astra garantisce un ottimo assetto capace di offrire una visibilità buona (anche se migliorabile scegliendo le telecamere a 360°, utilissime soprattutto in fase di manovra) tanto davanti quanto sul retro: insomma, si fa guidare con grande intuitività, senza forzature o soluzioni stridenti, con un giusto tocco di comodità offerto dai sedili in pelle riscaldabili e con sfere massaggianti.
Oltre al modello Plug-In, utile specie se utilizzata prevalentemente in ambito urbano ma con un’autonomia di circa 60 km in full-electric, dinamico è il 1.6 turbobenzina integrabile con il precedente e il turbodiesel 1.5 da 130 cavalli. I consumi sono davvero molto bassi, in linea con le auto del segmento. Per chi invece cerca un modello meno ruggente, sono disponibili anche le soluzioni con un 1.2 turbobenzina da 1110 o 130 cavalli. Nonostante la buona potenza per un’auto di questo genere, lo sterzo si mostra molto ben definito, compatto e soprattutto stabile: il rapporto tra avantreno e retrotreno è ben coeso e la motorizzazione audace promette, in ogni caso, diverse opportunità di divertimento.
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