Quante volte alla domanda “Dottore il mio bambino ha i denti storti, deve mettere l’apparecchio?”.
Il vostro dentista vi ha risposto: “No signora, bisogna aspettare che cambi tutti i denti da latte ed arrivino quelli permanenti; solo allora potrà fare l’apparec-chio e raddrizzarli”.
Niente di più sbagliato, o meglio non sempre è così!
Infatti, per raddrizzare i denti e avere un bellissimo sorriso, servono tante altre cose oltre ad avere i denti permanenti. Per esempio: serve che ci sia Spazio in bocca perché i denti ci stiano tutti!
La mancanza di spazio, dovuta per ipotesi a un palato stretto, si risolve con degli apparecchi che, anche se si ancorano sui denti, lavorano sulle strutture ossee!
Facciamo un passo indietro per fare un po’ di chiarezza.
Esistono due grosse categorie – se vogliamo semplificare – in cui si possono dividere gli apparecchi ai denti:
• CATEGORIA 1
Gli apparecchi che servono per raddrizzare i denti (e incastrare quindi in un morso corretto i denti sopra con quelli sotto).
Possono essere fissi:
– i Bracket (chiamate anche “stelline”, incollate sui denti, solitamente su tutti i denti sopra e su tutti i denti sotto, di colore grigio o di colore bianco)
oppure mobili
– gli Allineatori trasparenti Invisalign (per sbaglio chiamati invisibili ma non lo sono, sono delle mascherine trasparenti poco visibili sagomate sui denti).
Sia i “Bracket” sia gli “Allineatori Trasparenti” dovendo raddrizzare i denti, hanno proprio bisogno di loro: i denti permanenti.
Quindi non possono che essere utilizzati quando tutti i denti permanenti compaiono nella bocca di vostro figlio o di vostra figlia: solitamente dai 12 anni per le bambine e 14 per i maschietti (anche se ci possono essere variazioni di età ma non facciamo troppo i fiscali!!). Senza poi limite di età: un segreto è che i denti si possono raddrizzare sempre.
• CATEGORIA 2
Tutti gli altri apparecchi (mobili o fissi, interni alla bocca o esterni, colorati o grigi,…) che (anche se vi possono ingannare perché si attaccano ai denti) non servono per raddrizzare i denti, ma vengono portati per risolvere problematiche ortopediche!
E cosa vorrebbe dire?
Ortopediche cioè che riguardano le strutture ossee in cui i denti sono attaccati: palato, mandibola e mascella!
Se per esempio un bambino ha il palato stretto (la parte sopra della bocca) lo si può allargare con un apparecchio che, agendo sul palato all’età corretta, permette di espanderlo.
Se un bambino ha la mascella o la mandibola che si trova dove non dovrebbe, con un apparecchio la si può “portare” nella posizione corretta.
E così via!
Questa categoria 2 non raddrizza i denti, ha il solo scopo di creare le condizioni per una corretta occlusione.
E per poter funzionare vanno utilizzati in fase di crescita e sviluppo… all’incirca dai 5/6 anni fino agli 11.
Dopo quest’età si completa la maggior parte dello sviluppo e molte di queste cose non si possono più fare.
Cioè?
Se il palato è stretto, stretto rimane, non si può più allargare, si possono solo spostare i denti…
Per banalizzare: se vostro figlio o vostra figlia avesse il palato stretto e non interventiste in tempo, ci potrebbe essere il rischio che, crescendo, non ci stiano tutti i nuovi denti permanenti e magari, giunto il momento di raddrizzarli, vi venga detto: “Signora, ci sono troppi denti (o sono veramente troppo grossi) e poco spazio per farceli stare tutti, se vuole che glieli raddrizzi bisogna toglierne qualcuno, così i rimanenti ci possono stare belli dritti!”.
Ovviamente questo è un banalissimo esempio estremizzato. Il messaggio che deve passare è che alcuni problemi scheletrici legati alla occlusione si possono risolvere con terapie molto semplici se vengono intercettati e trattati in tempo; se trascurati possono invece diventare degli ostacoli molto antipatici.
Non sottovalutate i denti storti, anche se da latte, possono essere la punta dell’iceberg per problemi più grossi.
E non aspettate a far visitare il vostro bambino o la vostra bambina, una visita già a 5 anni è consigliata perché quella famosa punta dell’iceberg si potrebbe risolvere veramente con poco!
Direttore Sanitario dott. Gianluca Piovani, albo odontoiatri di BS n° 580 – Inf. san. ai sensi della legge 248 (legge Bersani) del 2006 e della legge 145 del 2018.
Centro Dentistico
Piovani-Zubani