Si terrà venerdì 22 marzo alle 20.30 l’ultimo incontro del ciclo “Crescere buoni cittadini” con gli specialisti della Fondazione Minotauro di Milano, che ha visto far tappa nel territorio orceano molti psicologi e pedagogisti di fama nazionale, tra i quali Matteo Lancini, e un buon successo costante di pubblico. L’incontro del 22 marzo sarà l’ultimo dei 5 svolti in collaborazione con l’istituto milanese e si terrà alla Sacra famiglia Andreana sul tema: “Pieni di rabbia e disperazione: aggressività e violenza di gruppo” con lo psicologo Mauro di Lorenzo.
“In questi anni l’obiettivo dell’assessorato alle Politiche educative – riferisce l’assessore Luca Bulla – è stato quello di promuovere una tipologia di scuola uniforme e aperta alla comunità territoriale e all’intera società, di creare una comunità educante, con al centro la scuola, in cui tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel processo educativo siano capaci di lavorare in continua sinergia, di condividere strumenti, risorse, modalità organizzative e pratiche di lavoro. L’impegno è stato quello di individuare comuni prospettive di senso e di cambiamento, di costruire alleanze con i soggetti del terzo settore e con le realtà del privato sociale, di prendersi carico delle situazioni di disagio presenti nel sistema educativo territoriale e di impegnarsi a garantire il benessere e la crescita delle nuove generazioni”.
Nasce in questo contesto il progetto “Crescere Buoni Cittadini…Nessuno di educa da solo”. Progetto rivolto particolarmente alla prevenzione e sensibilizzazione di fenomeni quali il bullismo, il cyberbullismo e in generale il disagio giovanile, mediante l’organizzazione di laboratori formativi di carattere culturale e sociale sui temi del rispetto delle diversità, dell’educazione alla legalità e sull’uso consapevole della rete internet, percorsi integrati dall’infanzia alle superiori. “Sono stati incontri di testimonianze – continua Bulla – corsi e programmi di assistenza, volti a far acquisire anche ai genitori ed agli educatori la consapevolezza del fenomeno e delle sue manifestazioni, la capacità di decodificarne i segnali, nonché l’importanza del dialogo con i figli. Un assessorato attento non solo ai processi di sensibilizzazione e di prevenzione, ma anche ai processi di riparazione e di contrasto, con il continuo dialogo e cooperazione tra scuola, amministrazione, servizio di tutela minori, consultorio familiare, associazioni del territorio e forze dell’ordine”.
Silvia Pasolini