Un paletto di legno, un tetto spiovente, una porticina in plexiglass e dentro il mondo. Da Dostoevskij  a Pavese, passando per Simenon.  C’è un modo oltre i social ed il passaparola per condividere la passione delle pagine scritte: quello di scambiarsi un libro nel più completo anonimato. Una sorta di “a me piacciono i libri  e voglio  che quanto ho da poco  terminato di leggere si possa tatuare anche sulla tua anima. Voglio far leggere il cielo e il mondo anche a te con gli occhi di un altro, tra il profumo di queste pagine”. Questo piacere si chiama bookrossing, che  tradotto in italiano significa “Prendi un libro e lascia un libro”. 

A Orzinuovi succede in via Birago, in un parchetto verde, dove come nel più bucolico dei paesaggi, la lettura si trova proprio di casa. Così una coppia di  50enni orceani, appassionata di libri, ha deciso di posizionare qui, vicino alla propria abitazione,  una casetta con all’interno 30 romanzi dei generi più disparati. A costruirla un muratore e un appassionato  intagliatore di legno del quartiere,  sensibili alla cultura. 

“Un progetto nato dalla nostra passione e dal desiderio di salvare i libri e diffondere storie e sapere – ci racconta la coppia orceana, che preferisce tenere l’anonimato. “E’ stata una scommessa che però, a distanza di tre mesi, possiamo dire che sta funzionando alla grande. Da questa casetta passano bambini, ragazzi e adulti. Si avvicinano per la prima volta timidamente, aprono lo sportello, sfogliano le pagine e poi raccolgono quel che più li ispira. Non solo, lasciano di solito in cambio un altro libro, da donare a un avventore ignoto, con cui condivideranno a loro insaputa le stesse storie. L’obiettivo –   continuano  marito e moglie – è far risvegliare nelle persone il piacere di leggere o farlo conoscere a chi non l’aveva mai provato”. Si tratta infatti questa di una possibilità di più immediata fruizione rispetto alle biblioteche,  un’iniziativa che alimenta anche lo spirito civico. Una piccola libreria in un parco è  infatti un bene collettivo e invita anche al rispetto, se si vuole che altri possano usufruirne in futuro. 

La casetta è talmente apprezzata dagli abitanti del quartiere, che è stata protagonista di un evento nella serata di domenica 30 giugno. Adulti e giovani vicini di casa, alla presenza del sindaco Laura Magli e del vicesindaco Luca Bulla, si sono ritrovati per festeggiare il piacere della lettura davanti a un bicchiere di vino e a tanti buoni piatti cucinati per l’occasione. Anche in quella sera la porta della casetta si è aperta più volte. Ragazzi e adulti hanno scelto libri per avere una compagnia sicura nei momenti liberi. O forse sarebbe meglio dire che i libri hanno scelto le persone con cui tornare a casa. Silvia Pasolini