Una mamma alla finestra. Un bambino tra le braccia. Chiede aiuto.
La casa sta andando in fiamme e dalla finestra del secondo piano una spaventosa vampa di fuoco alita dalla finestra e sembra che la lambisca e abbia già inghiottito la casa. Dal basso, da una scala appoggiata alla parete accorre un uomo in divisa, con la visiera in plexiglass in loro soccorso.
L’amore materno e l’amore civile. C’è tutta questa passione, ci sono i massimi valori umani, quelli che danno un colore e calore alla vita, in questo quadro che fa da affresco alla parete della caserma dei vigili del fuoco di Orzinuovi.
Il comandante Gianluca Colossi, persona stimata per serietà e competenza in paese, ha pensato con la sua squadra di dare un senso al distaccamento di Orzinuovi in viale Piave.
Non basta in effetti un’insegna per esprimere quello che c’è dentro questa caserma, da dove 23 pompieri volontari partono ogni giorno a sirene spiegate per mettere le loro vite a disposizione degli altri. L’ha dipinto un orceano questo affresco, Stefano Lissoni.
Lui ha messo l’arte.
I vigili la loro passione. Bello e terribile allo stesso tempo. E osservandolo non si può non ricordare quante volte nella storia il fuoco o una disgrazia come un incidente ha lasciato la sua terribile impronta anche a Orzinuovi. Viene da pensare, guardando questo dipinto sulla parete, che ogni volta che intervengono i vigili del fuoco trovino una situazione nuova rispetto alla precedente e debbano inventare in tempo reale soluzioni a problemi sempre diversi. I pompieri non sono un fatto naturale, come il sole o la pioggia. Spesso li diamo per scontati, sono lì e intervengono perché devono farlo. Non è vero. Sembrano degli antieroi.
Ma in realtà sono tra i pochi eroi di cui abbiamo davvero bisogno. I 23 vigili del fuoco di Colossi spaziano ben oltre il territorio di Orzinuovi e operano per 13 Comuni della Bassa, garantendo numeri importanti con un intervento al giorno di media, che può durare fino a 13 ore consecutive.
Silvia Pasolini