Nella prima fase dell’emergenza strutture sanitarie, Medici di Medicina Generale, strutture di supporto e le stesse Aziende Sanitarie, non erano strutturate né dotate dei necessari strumenti sia organizzativi che di intervento.
La pandemia ha messo drammaticamente in evidenza le carenze strutturali della Sanità di territorio. Di fronte alla possibile (e visti i dati recenti, non improbabile) recrudescenza della pandemia, farsi cogliere ancora impreparati sarebbe ingiustificabile. Per evitare ciò tutte le articolazioni dello Stato, dal Governo Centrale ai Comuni, hanno il dovere di fare tutto quanto è nelle proprie possibilità per non rischiare di trovarsi nuovamente impreparate.
Anche il nostro Comune ha il dovere di attrezzarsi in base alle proprie necessità e possibilità supportando le strutture sanitarie che si verrebbero a trovare in prima linea in tale evenienza.
A tal fine proponiamo ai Consiglieri Comunali che condividono queste preoccupazioni di avanzare, discutere e votare, nella prima seduta utile del Consiglio Comunale, la seguente mozione:
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta Comunale ad agire operando in varie direzioni:
1 – Creare un tavolo di confronto e proposta per l’eventuale emergenza sanitaria coinvolgendo le varie strutture sanitarie presenti sul territorio comunale insieme ai Medici di Medicina Generale, in modo da individuare iniziative coordinate per affrontarla;
2 – Avviare una iniziativa nei confronti dei Comuni del territorio per garantire alla Croce Verde la possibilità di operare al meglio di fronte al manifestarsi di una nuova emergenza.
Dobbiamo tener conto, e sottolineare, il prezioso, improbo ed insostituibile impegno dei Volontari della Croce Verde nei mesi scorsi. Impegno costante e continuo nelle 24 ore, costato la malattia di tre dipendenti ed otto volontari. Impegno e sacrificio per sostenere la fatica di 12/14 trasporti al giorno per tutto il periodo (oltre ai normali servizi) e finanziato con scarse risorse. A tal fine è necessario favorire per la Croce Verde il raggiungimento di una effettiva solidità economica che potrebbe essere garantita da un impegno costante dei Comuni a versare annualmente una quota pro-capite in base al numero dei cittadini residenti, così da consentire alla Associazione una tranquilla gestione economica ed una ragionevole possibilità di programmazione di investimenti che consenta di migliorare ulteriormente il già eccellente servizio svolto in favore della cittadinanza sia in tempi di emergenza che in tempi normali. Intanto, da subito, si possono reperire, nelle more dei finanziamenti stanziati per la Sanità all’interno del DPCM 34, le risorse utili per un primo contributo una tantum.
3 – Organizzare un confronto con i Medici di Medicina Generale, che consenta di raccoglierne le esigenze immediate così da creare un fondo, sempre sulla base dei finanziamenti stanziati per la Sanità dal DPCM 34, che permetta di costituire scorte di DPI cui attingere nella infausta evenienza di una recrudescenza dell’epidemia, superando così le difficoltà di reperimento degli stessi che ha caratterizzato negativamente i mesi passati rendendo difficili gli interventi domiciliari.
Ci auguriamo che, al di là delle appartenenze politiche e partitiche, questa nostra proposta possa essere accolta e, se necessario, arricchita con ulteriori iniziative che scaturiscano da un proficuo confronto nell’interesse della nostra comunità.
X Art. 1 – MDP
Il Segretario di Zona
Francesco Anselmi