Care orceane e cari orceani, cari visitatoril’appuntamento per questa 76esima edizione della Fiera Regionale è giunto puntuale, come sempre, per celebrare la nostra città che, una volta all’anno, si veste a festa per celebrare la fine della stagione estiva.Ricordo quando, durante la mia adolescenza, la Fiera costituiva per tutti l’evento più atteso dell’anno. Il mondo era molto diverso da come lo conosciamo oggi: non esistevano social networks, ci si informava sulle storie del “borgo” solo sfogliando i giornali locali e, soprattutto, divertirsi insieme, in compagnia, significava soprattutto trovarsi insieme, percorrendo maratone sotto i portici della nostra meravigliosa piazza. Questo è lo spirito che, in occasione di questa edizione, la prima che avrò l’onore di presiedere come vostro sindaco, abbiamo cercato di ripotare in auge. Una Fiera che parta dalle persone, per le persone, che sappia mostrarsi competitiva rispetto alle sfide della contemporaneità e che riesca a mettere in mostra, come fece ottimamente in passato, tutte le eccellenze del nostro territorio.È, questa, una lezione che abbiamo imparato con dolore in quegli anni, il cui ricordo ora pare affievolito, in cui occasioni di socializzazione e di incontro erano terribilmente ridotte. Mi riferisco, certamente, ai terribili mesi segnati dalla pandemia, in cui creare occasioni come la nostra Fiera era del tutto impossibile. Eppure, non senza difficoltà e con un pizzico di coraggio, abbiamo voluto cogliere la sfida e sfruttare questo improvviso fermo come occasione di rilancio. Nel 2022 abbiamo scelto la transizione energetica come fil rouge che potesse costruire le basi per la Fiera del domani. Quale settore, del resto, meglio che quello agricolo, cuore pulsante della nostra kermesse, ha saputo interpretare negli anni le esigenze dell’economia circolare, della riconversione e dello sviluppo tecnologico? Una svolta, sì, che non dimentica, però, il passato: sono rimaste – e, anzi, si sono rinvigorite – occasioni di divertimento, spettacoli, concerti, mostre e iniziative di vario genere, realizzate per lo più dalle associazioni del nostro territorio e aventi come punto in comune la valorizzazione di Orzinuovi e delle terre della Bassa: un tessuto di relazioni che sono orgogliosa di poter sostenere e coinvolgere, insieme a tutta l’Amministrazione. Non ci sarebbe Fiera senza persone, senza visitatori e senza espositori, senza quell’insieme di coraggiosi piccoli, medi e grandi imprenditori che, giorno dopo giorno, investono e creano nei nostri centri storici e nelle nostre aree industriali, costruendo realtà capaci di affermarsi come players di livello internazionale. Anche a loro va la mia riconoscenza: senza il loro supporto, senza il loro contributo e senza la fiducia che ancora nutrono nella Fiera come vetrina d’eccellenza, questa edizione non sarebbe stata possibile.Infine, mi rivolgo a tutti coloro che, a vario titolo, potranno esprimere un giudizio sul lavoro fatto. Un invito: non fermiamoci alle apparenze, cerchiamo di superare il velo del “bello” e del “brutto” valorizzando il lavoro di tante persone – partendo dai membri della Commissione Fiera, l’assessore Tiziana Brizzolari, Tonino Zana, passando per gli Uffici Comunali, i volontari e quanti si sono prodigati in questi mesi in ogni passaggio organizzativo – che ha permesso tutto questo. Non una critica, ma un invito: siate protagonisti, siamo protagonisti, insieme, di un momento tanto importante per la nostra comunità: solo insieme, solo come orceani uniti dall’amore per il proprio paese, come fu alle origini, sarà possibile continuare il rilancio e il rinnovamento della nostra Fiera. Nostra sì, perché, prima di tutto, appartiene a noi, alla nostra identità, al nostro sentirsi parte di qualcosa di più che un semplice agglomerato di parchi, strade e abitazioni. Una comunità, appunto, che si nutre di sorrisi, fatiche e, perché no, anche di sano affetto tra coloro che la animano.