Nonostante qualche gocciolina di pioggia, condizioni meteo più autunnali che primaverili, i tanti musicisti della Banda Musicale Città di Orzinuovi hanno incantato con le loro note il magnifico parco divertimenti di Gardaland.
Partiti di buonora, domenica 12 maggio, i cinquanta musicisti dell’ensemble orceana sono giunti di prima mattina alle porte della capitale europea del divertimento e sin da subito hanno portato la loro musica in giro per tutto il parco.
Guidati dalla sapiente mano del Direttore Artistico e Maestro Federica Ziliani, i giovani artisti sono stati protagonisti dell’apertura domenicale di Gardaland in occasione di una giornata appositamente dedicata a tutte le bande musicali del territorio lombardo-veneto. Forti non solo di una esperienza musicale invidiabile, ma anche di una costante attenzione a temi di grande attualità ed importanza, i musicisti, in collaborazione con il Parco, si sono fatti ancora una volta promotori del progetto “Non berti il cervello, usalo!”.
Questa iniziativa, nata dall’interesse da parte del Centro Per la Famiglia nel contrasto all’uso di bevande alcoliche in età minorile, vede la Banda come uno dei principali enti promotori nonché suo fedele ambasciatore anche in territori che vanno ben oltre i confini della provincia di Brescia. Un progetto importante, fulcro ed essenza di una società che punti ad essere per tutti esempio di vita e di convivenza sociale,che i musicisti orceani hanno già fieramente portato avanti nelle tante occasioni in cui si sono esibiti, quali, per citarne alcune, il concerto al Teatro Grande di Brescia, presso l’auditorium Gaber del Pirellone e in occasione de-ll’incontro con il Santo Padre Francesco in Sala Nervi a Roma.
Durante la mattinata i musicisti hanno portato le loro note in ogni angolo del Parco dapprima suonando i primi brani a bordo del Trenino TransGardaland Express, raccogliendo, come sempre, tanti applausi da tutti i visitatori.
Dopo questo breve “viaggio” gli artisti sono tornati a dare vita alle tante giostre ed installazioni di Gardaland, terminando con un pranzo suggestivo al ristorante “Aladino”, sito tra le mura del Parco.
Il pomeriggio invece, dopo le fatiche della mattinata, s’è dipanato in sorrisi e divertimento certamente, possiamo dirlo, meritato.
La Banda ha quindi dimostrato ancor di più, se ce n’era bisogno, che ci si può divertire “usando i polmoni e le mani con uno strumento ma soprattutto utilizzando lo strumento più completo che abbiamo, il nostro cervello”.
Leonardo Binda