Nei mesi di febbraio e marzo 2024 gli alunni delle classi prime dell’IC di Orzinuovi si sono trasformati in tanti apprendisti tessitori per la realizzazione di un progetto dalle molte sfumature, legato a Educazione civica. La scuola è stata in grado di rivitalizzare la tessitura, un’arte tanto antica quanto utile, accurata e preziosa che ha permesso ai ragazzi di rispolverare e sperimentare concretamente importanti e significativi valori. Infatti, attraverso questa attività gli alunni hanno potuto approfondire e applicare i temi del riciclo e della sostenibilità ambientale, comprendere la complessità dei sistemi di produzione di oggetti di uso comune, come indumenti e tessuti, e la vasta organizzazione di filiera legata anche alla dismissione di abiti, capire la relazione tra fast-fashion e le problematiche relative allo sviluppo sostenibile. Ancora una volta gli studenti dell’IC di Orzinuovi hanno avuto la possibilità di avvicinarsi a rilevanti tematiche di attualità e di interiorizzare delle pratiche fondamentali per proteggere il nostro pianeta. È lecito a questo punto chiedersi come hanno fatto a realizzare tutto questo. Eccovi la risposta. Gli alunni delle classi prime hanno prodotto diversi e coloratissimi arazzi, grazie alla preziosa collaborazione della Dott.ssa Elisa Monfasani che, principalmente durante le ore di tecnologia, è entrata direttamente nelle aule, accompagnando e guidando il lavoro degli studenti. Si deve ricordare a tal proposito un ulteriore dettaglio: le opere sono state attuate dai ragazzi in piccoli gruppi. Così si spiega ancor meglio l’espressione “intrecci di socialità”. Gli alunni, annodando filati di varie cromie, hanno intrecciato le loro esperienze e le loro riflessioni, rispettando le loro attitudini e le loro inclinazioni, in un’ottica di collaborazione, scambio e aiuto reciproco. Tale lavoro ha trovato attuazione in modo trasversale in tutte le discipline scolastiche con un approccio sia teorico che pratico. Gli allievi, infatti, hanno anche creato dei prodotti tessili, seguendo indicazioni in lingua inglese, e realizzato vari strumenti musicali, partendo da materiali di riciclo, capendo l’importanza di dare una seconda possibilità o una seconda vita a oggetti ormai accantonati, perché considerati inutili o antiquati. In conclusione, le varie fasi di questa stimolante e variegata attività sono state registrate e documentate in un prodotto digitale, creato dai medesimi ragazzi.
Prof.ssa Edda Tomasoni