Nel corso degli ultimi anni, le stime confermano che almeno il 15% delle coppie lamentano problemi d’infertilità. Benché certamente una parte significativa di tale percentuale vada imputata a fattori di carattere meramente sociologico che concernono prevalentemente la parte femminile, anche l’infertilità maschile ha in tal senso un impatto che si aggira tra il 30% e il 40% dei casi.
Ne abbiamo parlato con il dott. Francesco Martino, medico chirurgo specializzato in Urologia attivo presso il poliambulatorio Alma Medical Center di Roccafranca.
Quali sono le cause principali imputabili a casi di infertilità nell’uomo?
Cause certamente multifattoriali, che vanno dal fumo di sigaretta o all’uso di sostanze stupefacenti (che, aumentando lo stress ossidativo, danneggiano gli spermatozoi), attività lavorative a contatto con fonti di calore costanti, pregresse chemioterapie o radioterapie pelviche.
La letteratura tende a distinguere tre diverse categorie di cause: pre-testicolari, testicolari e post-testicolari.
È possibile entrare nel dettaglio?
La ratio che soggiace a questa classificazione risponde al semplice criterio di individuazione dell’area in cui il disturbo colpisce. Nelle cause pre-testicolari il problema si colloca a monte del testicolo. Il più delle volte trattasi di patologie endocrinologiche che vanno ad alterare i meccanismi ormonali preposti a regolare la produzione di spermatozoi.
E le cause testicolari?
In questo caso la patologia è a carico dello stesso testicolo, andando ad inficiare la normale produzione di spermatozoi o la loro qualità. In genere si tratta di problematiche di criptorchidismo, esiti di torsione del testicolo o di traumi, problemi legati al varicocele e simili.
Non restano che le cause post-testicolari…
Sono per lo più di dinamiche ostruttive che impediscono agli spermatozoi di attraversare le vie spermatiche ove avvengono i processi maturativi e di raggiungere le vescicole seminali per “immergersi” nel liquido che formerà poi lo sperma completo e fertile. tra le cause post-testicolari vengono anche contemplati tutti i casi di eiaculazione anomala, come aneiaculazione, eiaculazione retrograda o precoce.
Come procedere dunque?
Ove si presentino dei casi sospetti – dunque, nonostante vari tentativi, quando ci si rende conto di evidenti difficoltà nella generazione di prole – è sempre opportuno rivolgersi al medico specialista, che, mediante un’accurata anamnesi personale, sessuale e lavorativa, nonché con l’esame obiettivo dei genitali e l’esecuzione di esami ematici e strumentali appropriati, potrà proporre la corretta diagnosi e prescrivere la terapia specifica più adeguata.
Per maggiori informazioni e per prenotare subito la propria visita specialistica, il poliambulatorio Alma Medical Center vi aspetta presso il RoccaCenter di Roccafranca in via Milano, n.7.
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Leonardo Binda