E’ stata installata domenica 27 settembre alle 10 in viale Marconi ad Orzinuovi, vicino alla Rocca san Giorgio, come segno tangibile di un’attenzione corale delle istituzioni al fenomeno. Promotrici dell’iniziativa sono le volontarie orceane del-l’associazione Rete di Daphne, in collaborazione con l’amministrazione comunale.
La panchina rossa riporta una decorazione dell’artista orceana Silvia Trappa sul tema della violenza di genere. Commovente la cerimonia di inaugurazione, alla quale erano presenti un centinaio di cittadini orceani e non solo.
Ad introdurre il tema è stato il sindaco Gianpietro Maffoni che ha plaudito all’idea di un simbolo contro la violenza sulle donne “E’ un gesto inconcepibile quello di ferire una donna fisicamente o anche verbalmente – ha detto. “Una donna è una madre, una moglie, una sorella e non capisco come si possa farle del male”.
A fargli eco il vicesindaco Laura Magli: “La panchina rossa vuole essere un messaggio di presenza e di ascolto, vuole dare alle vittime un segno forte, dire loro che non sono sole, ma possono essere protette e ascoltate. Questa panchina trova la sua concretizzazione grazie ad un gruppo di donne, che voglio ringraziare: le volontarie dell’associazione Daphne, la rete Aria, l’orceana Eva
Gozzoli e un angelo che ora ci guarda da lassù, il signor Angelo Andrico, uomo dai grandi valori e di animo gentile, che ha sempre creduto in questo progetto”.
Così Katia Piantoni, una delle 23 volontarie di Daphne: “Questa panchina è contro il maltrattamento di genere, un crimine che va combattuto con l’impegno di tutti. E’ una panchina “fuori taglia” per ricordare che la violenza contro le donne non è un problema come gli altri. E’ un problema sociale con profonde radici culturali. Qui – ha chiuso – vogliamo trasmettere la speranza e le donne sedute devono poter godere il piacere di stare insieme e raccontarsi senza paure”.
“La targa sulla panchina – ha spiegato Lucia, una delle volontarie – riporta la data del 25 novembre 2019 : il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il 2019 è l’anno in cui a Orzinuovi è stato aperto lo sportello di ascolto dalla Rete Daphne e siamo nate come gruppo. Questa panchina è frutto della partecipazione di molte realtà, dall’amministrazione comunale, a chi l’ha realizzata, alla Fondazione BBO, al Lions club, alla cooperativa Inchiostro, a molti donatori e sostenitori spontanei”.
La cerimonia si è conclusa con l’inaugurazione della mostra fotografica “Conse-quences” in castello, della giornalista e fotografa Stefania Prandi.
Il Centro antiviolenza Rete di Daphne ha aperto ad ottobre dello scorso anno uno sportello di ascolto nella Rocca ad Orzinuovi, attivo ogni mercoledì pomeriggio e gestito da una ventina di volontarie, che sul territorio esercitano un’opera di sensibilizzazione volta al contrasto e al contenimento del fenomeno della violenza sulle donne. Ascolto e supporto. Perché silenzio e indifferenza sono pericolosi alleati dei femminicidi.
sp