È stata una giornata di spiritualità, di identità, di festa quella di domenica 3 settembre, nella quale la piccola ma energica comunità barcense è diventata protagonista di un evento al quale difficilmente, di questi tempi, è assai inusuale assistere: la consacrazione della chiesa parrocchiale. Varie e travagliate sono state, infatti, le vicende del santuario di Barco: nel 1470 venne eretta a parrocchiale, sotto il titolo di San Gregorio Magno, per poi essere dotata, entro alcuni decenni, dell’antenato dell’edificio che ancora oggi ammiriamo, frutto dell’evergetismo della nobile famiglia Martinengo, ampiamente rimaneggiato tra ‘700 e ‘800.

Un evento, dunque, vissuto in pompa magna, con uno straordinario impegno di volontari, istituzioni e fedeli accorsi per rendere il dovuto omaggio a Sua Eccellenza il Vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, giunto per l’occasione nella piccola comunità della Bassa. Straordinaria è stata l’accoglienza, riservata a tutti coloro che hanno preso parte alla celebrazione, resa dall’energico gruppo dei campanari, testimoni e continuatori di una tradizione millenaria, di quell’inconfondibile battito d’ottone che, per secoli e secoli, ha scandito le ore del duro lavoro nei campi e le ore della preghiera. Eccellenti, poi, il paramento di tutto l’edificio di culto, “vestito a festa”, la cura nella compartecipazione alla funzione sacra, vissuta appieno da tutti i presenti e allietata dal canto del coro degli Alpini di Orzinuovi, nonché il delizioso pranzo preparato dalle sapienti mani degli Alpini di Coniolo e di altri volontari.

Sentite, sincere ed emozionate sono state, poi, le parole del parroco di Barco, don Domenico Amidani, il quale ha voluto innalzare al Cielo un augurio di rinnovamento e di gioia per il futuro. «Che questa dedicazione possa aiutare la comunità di Barco a divenire sempre più quel Popolo di Dio che si edifica con la sua parola – ha premesso don Amidani – Con gioia, continueremo a fortificare il nostro corpo e il nostro spirito al banchetto solenne, alla cene eterna dell’Unico Sacerdote, che si fa presente in mezzo a noi». Oltre al Vescovo e al Parroco, hanno concelebrato la solenne liturgia anche don Alfredo Savoldi, vicario territoriale, don Luigi Mensi e don Pierantonio Lanzoni, entrambi già parroci di Barco, e a don Santino Baresi, vicario parrocchiale.

La celebrazione, articolata e sviluppatasi secondo un rituale molto peculiare, ha avuto inizio con la benedizione dell’acqua e l’aspersione dei fedeli, per poi procedere con la liturgia della parola, la preghiera di dedicazione, la deposizione delle reliquie, l’unzione dell’altare e delle croci, l’incensazione dell’intero edificio ed infine la liturgia eucaristica con la comunione e la benedizione officiata dal Vescovo stesso.

Un momento di spiritualità viva e di vera testimonianza, che dimostra ancora una volta il grande legame, morale e ideale, tra le istituzioni ecclesiastiche e il “gregge” di Dio, specie nelle occasioni più gioiose, dove tutti, nessuno escluso, sono stati protagonisti di un frammento tanto significativo della storia di un popolo che si fa comunità, di un piccolo paesino che si fa veicolo e testimone di Fede e amore eccezionali.

Leonardo Binda