Come evidenziano le statistiche, la prevenzione sta diventando ormai la chiave di volta del sistema di salute che nei prossimi anni dovrà divenire prevalente in tutto il nostro Paese. Se vale l’antico detto de “prevenire è meglio che curare”, la bontà di questo assioma è sottolineata dal sempre maggiore impegno di personale medico e di realtà sanitarie private per erogare visite ed esami ogni giorno più approfonditi e avanzati. Un esempio virtuoso di simile prassi è rappresentato proprio dal Poliambulatorio Ferrari di Orzinuovi, presso il quale opera il Dott. Michele Bartoli (nella foto) medico chirurgo specializzato in Chirurgia Generale, esperto nel campo della chirurgia mininvasiva laparoscopica e in campo procto-logico, nel quale è attivo da anni. Si occupa della diagnosi e trattamento di molteplici patologie che variano dalla calcolosi della colecisti, alla patologia di parete (ernie e laparoceli), dalla chirurgia oncologica e alla patologia benigna del colon-retto.
Ha inoltre ampliato le sue competenze all’endoscopia digestiva, eseguendo gastroscopie e colonscopie.
Dottore, specie con riferimento al tumore al colon-retto, che solo nel 2023 secondo i dati diramati dal Ministero della Salute ha visto l’insorgere di più di 50mila nuovi casi, quanto è importante fare prevenzione?
Utile, se non addirittura essenziale. Grazie a dispositivi strumentali adottati nel Poliambulatorio Ferrari è possibile mediante una semplice sessione ambulatoriale indolore individuare con notevole precocità eventuali lesioni tumorali, aumentando notevolmente le probabilità di trattamento efficace, riducendo così i casi in cui questo tumore risulti fatale per coloro che ne sono affetti. Le lesioni pre-invasive nel tumore del colon, note come adenomi o polipi adenomatosi, sono infatti alterazioni cellulari che, se non trattate, possono evolvere nel tempo in tumori invasivi.
L’aumento dei casi, in tal senso, dovrebbe farci riflettere, specie se appartenenti alle categorie più esposte…
Certamente: basti pensare che recenti rilevazioni hanno messo in evidenza come il tumore al colon-retto sia in notevole aumento; un dato preoccupante.
Ecco perché la prevenzione riveste un ruolo tanto importante, specie nel caso di persone dai 50 anni o con fattori di rischio specifici, come la familiarità.
Quali sono i “campanelli d’allarme” a cui è opportuno prestare attenzione?
Nel suo stadio iniziale, nell’ambito del tumore al colon-retto spesso i sintomi sono lievi o assenti, motivo per cui è importante sottoporsi regolarmente a controlli periodici e consultare un medico per una valutazione accurata. Insomma, in ragione della sua particolare natura, quando potrebbero venirci dei sospetti di aver sviluppato il tumore potrebbe già essere troppo tardi per poter intervenire in via preventiva.
E come si svolge questa valutazione?
Innanzitutto è opportuno affidarsi al Chirurgo Generale di riferimento, che valuterà i fattori di rischio ed i sintomi riferiti dal paziente.
Dalla visita ambulatoriale e dall’anoscopia, in caso di sospetto, sarà possibile sottoporre il paziente ad un esame approfondito, come la colonscopia, che permette la diagnosi e anche il trattamento di alcune lesioni preinvasive in modo da ridurre il rischio di ammalarsi.
Per maggiori informazioni e per prenotare sin da subito una prima visita, il Dott. Michele Bartoli riceve presso il Poliambulatorio Ferrari a Orzinuovi, in via Corniani 45/A. Tel. 389 596 0708 – 030 528 7645
info@poliambulatorioferrari.it
Leonardo Binda