Come da consuetudine ormai consolidata, il Rotary Soncino e Orzinuovi, nell’approssimarsi al mese di luglio, ha provveduto a festeggiare il suo tradizionale “passaggio di consegne”, con il subentro all’ormai past-president Nicola Pisati di Ercole Fanottoli, socio fondatore del Club e giunto alla sua terza presidenza.

Architetto, soncinese da sempre, Fanottoli ha accolto la sfida di guidare il sodalizio delle “rive rivali” sulla strada del rinnovamento e della promozione di nuovi services sul territorio. Abbiamo fatto con lui due chiacchiere per fare il punto sulle attività del Club.

Ercole, come ci si sente ad essere eletto per la terza volta presidente del Rotary Club che hai contributo a fondare nell’ormai lontano 2006?

Sono onorato di essere stato eletto dai soci del Club che ho contribuito a fondare come presidente per il prossimo anno rotariano. Dopo l’ottimo lavoro svolto sino ad oggi da Nicola Pisati, al quale va la mia riconoscenza e i migliori complimenti, sono certo che continuare nel solco tracciato non possa che portare grandi benefici all’attività del nostro Club. 

Negli ultimi anni, specie dopo l’allentarsi dell’emergenza pandemica, il Soncino e Orzinuovi si è distinto per la sua azione sul territorio: è possibile riepilogare alcuni dei services che avete messo in campo?

Mi limiterò a ricordarne alcuni, perché sono stati davvero numerosi. Tra le altre cose, abbiamo continuato il nostro impegno a favore della Breast Unit di Cremona e nella promozione sul territorio dei bus-ambulatori dell’ANT (dedicati allo screening contro il melanoma e il tumore alla tiroide), abbiamo accolto per più di un anno ben tre famiglie di esuli ucraini in appartamenti affittati dal Club, siamo sempre stati sensibili al tema della disabilità continuando il nostro tradizionale torneo di baskin e permettendo a delle ragazze e ragazzi con disabilità del territorio di vivere una giornata in barca a vela sul lago di Garda e un intero ciclo di lezioni di equitazione. Insomma, un impegno continuo e che, nonostante il difficile periodo, non è mai venuto meno.

Forte dei sui 1,2 milioni di soci nel mondo, il Rotary si conferma una delle organizzazioni di service più feconde e attive: come è possibile declinare questo spirito “internazionale” anche nell’impegno locale?

Il Rotary è una grande famiglia, che ha saputo crescere e “contagiare” con il suo spirito di lavoro, dedizione e attenzione milioni di persone nel mondo, Soci o semplici amici. La nostra forza sta nei nostri principi, nei valori che ci rendono fieri rotariani: servire al di sopra dell’interesse personale è la bussola che guida tutti noi, ogni socio, ogni Club, ogni Distretto e tutta l’organizzazione a livello internazionale. Trovarsi a Singapore o New York, a Londra o Città del Capo ed essere accolto come un amico da chi è rotariano come noi è un’emozione indescrivibile e che solo il Rotary è capace a dare.

Grazie al suo impegno, negli anni il Rotary Soncino e Orzinuovi ha raccolto fondi e acquistato strumentazioni per la Breast Unit dell’Ospedale di Cremona: un impegno che continuerà anche in futuro?

Certamente! Continuerà e con ancora più forza: ci crediamo dal 2008 e, con all’attivo decine di migliaia di euro donati per l’acquisto di macchinari specialistici utili per la prevenzione contro il tumore al seno non si possa oggi fermare questa organizzazione che ha saputo dare riscontri davvero ottimali. 

Infine, un consiglio da “veterano”: cosa dovrebbe spingere un giovane o meno giovane ad avvicinarsi al Rotary?

Perché “fare Rotary” significa “essere Rotary”: significa formarsi di giorno in giorno, conoscere persone nuove e opportunità nuove, significa operare sul territorio e a livello internazionale con efficace e risultati. Etica, valori, obiettivi e amicizia sono il collante di un modo di vivere, quello rotariano, che sono certo per molti diventerebbe una vera svolta. 

Leonardo Binda