“In primavera, mentre scrivevo, sentivo continuamente le terrificanti e ansiogene sirene suonare.
Con la pelle d’oca, ogni volta e con una sensazione di smarrimento, mi chiedevo a chi sarebbe toccata”.
È con questa riflessione che il prof. Giorgio “Giurgì” Ferrari (a sinistra nella foto) spiega l’idea di devolvere il ricavato della vendita del suo libro alla locale Croce Verde.
“Non potevo non pensare all’impegno, al duro lavoro a cui sono sottoposti ed allo spirito di sacrifico dei volontari in quel buio momento.
Di certo ogni uscita ha un costo non indifferente che va dalle tute protettive alla benzina.
Era mio dovere sostenerli economicamente.
Oltretutto ho potuto visitare la sede in via Pavoni e sono restato piacevolmente sorpreso dal numero dei mezzi e dei volontari in forza all’as-sociazione”.
Il presidente Aldo Maffoni (a destra nella foto):
“Ringrazio di cuore Giorgio per la sua generosa donazione, per la sua amichevole presenza nel momento del bisogno e soprattutto per le parole di stima nei nostri confronti. Ci fa molto piacere sapere che i nostri concittadini abbiano un’opinione positiva. Oltretutto rappresenta un gesto di grandissima importanza per noi.
Infatti la maggior parte delle nostre attività si regge solo e unicamente tramite la solidarietà della gente.
Un doveroso e immenso grazie anche perché la sua iniziativa dà un notevole risalto all’associazione”.
Ad oggi il pregevole volume (che ha già avuto una più che soddisfacente distribuzione ed è ancora reperibile presso l’edicolante Flavio), richiamando la frase d’apertura di cui sopra, così si conclude:
“Anni fa, parecchi, seguivo un’originale serie televisiva in titolata “Ai confini della realtà”. Vuoi vedere che questo periodo è tutta fantascienza? Poi controllo la tv: è spento. Eppure sento di nuovo la sirena”.
Ora, fortunatamente, “Giurgì” le assillanti sirene non le sente più, ma sente il sincero e reale “Grazie!” dei numerosi lettori che si complimentano con lui sia per la lodevole iniziativa sia per il piacevole viaggio a ritroso nel tempo della storia locale!
Cesare Bertulli