Sarebbe impossibile immaginare, anche se volessimo, il nostro territorio senza il fiume Oglio.
Le sue rive, i suoi gorghi e mulinelli, hanno attraversato millenni di storia, hanno conosciuto volti, battaglie ed un’encomiabile storia di devozione verso la terra e la natura, nutrice e foriera di frutti ed abbondanza.
Eppure, così come tanti altri ecosistemi, grandi o piccoli che siano, anche quello del nostro corso d’acqua ha subito, nei secoli, ed in particolare negli ultimi decenni, dei grandi mutamenti, dovuti per lo più all’attività del-l’uomo o ad eventi atmosferici sempre più imprevedibili.
Nasce così, proprio in ragione delle conseguenze causate su un’ampia superficie boschiva dalla supercella che ha colpito i nostri territori nell’agosto del 2019, un progetto condiviso tra Parco Oglio Nord, Rotary Soncino-Orzinuovi e Rotary Brescia-Franciacorta-Oglio per mettere a dimora alcune centinaia di fusti novelli nella zona che sta a metà strada tra i due essenziali polmoni verdi del Bosco dell’Isola, a nord, ed del Bosco di Barco a sud.
La scelta di mettersi all’opera nel contesto di questo nuovo service è stata dettata da un concorso di molteplici motivazioni, tra cui spicca l’impegno del Rotary per favorire progetti territoriali finalizzati alla tutela della natura e alla sensibilizzazione sui temi dell’ecologia, dell’economia circolare e del rispetto dell’ambiente. In particolare la volontà di piantare queste nuove essenze, scelte dopo un dettagliato studio sull’intero ecosistema del parco, si pone anche l’obbiettivo di creare nuove aree verdi che fungano da habitat ideale per specie animali e vegetali autoctone e che in qualche modo creino delle “zone tampone” tra il corso del fiume e la circostante area coltivata.
Nella sua straordinaria varietà e ricchezza, il territorio del Parco è ricco di diverse e numerose specie, sia per quanto riguarda la flora, con una prevalenza di pioppi, olmi, salici, gelsi, biancospini e rovi, sia per quanto riguarda la fauna, creando così habitat ideali per lepri, gallinelle d’acqua e tante altre specie di uccelli e piccoli animali.
«Siamo molto contenti di aver preso parte a questa iniziativa, specialmente nel contesto di molte altre attività che il Rotary ha promosso a livello internazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica e per agire concretamente in favore dell’ambiente – ha commentato il presidente del Rotary Soncino-Orzinuovi Giovan Battista Guarischi – Il nostro intento è che questa ripiantumazione sia anche un modo per ricordare le tante vite soncinesi ed orceane venute meno a causa della pandemia».
Dello stesso avviso anche Davide Deprà, presidente del Rotary Brescia-Fran-ciacorta-Oglio, il quale ha sottolineato come «questa ripiantumazione costituisce una grande opportunità per il nostro territorio, cercando da una parte di rimettere in sesto un’area del Parco fortemente colpita dai violenti eventi atmosferici degli anni scorsi e dall’altra di arricchire con nuove piante quella che, negli intenti, diventerà un’importante area verde di raccordo con altri due polmoni posti lungo le rive del nostro fiume».
Compatibilmente con le vigenti norme, i Clubs ed il Parco stanno organizzando per il prossimo luglio una cerimonia di inaugurazione del nuovo bosco.
Leonardo Binda