Senza i boschi, risorsa preziosa e fonte di ricchezza, la civiltà umana sarebbe inimmaginabile. Ai tempi degli antichi Romani, Tacito descriveva in latino le “selve orride”. Dante parlava di “selva selvaggia e aspra e forte”. Poi ci sono stati i boschi di Cappuccetto Rosso, di Pollicino, di Robin Hood. La letteratura è intrisa di riferimenti alle foreste, che nel tempo sono state riserva preziosa di legname e parte integrante della vita di ciascuna comunità. Il bosco era sfruttato anche per l’agricoltura e la pastorizia. Col tempo l’uomo ha poi acquisito la consapevolezza che il bosco è un luogo da rispettare e conservare in modo sostenibile. Il Parco dell’Oglio nord ha proprio questo fine e sta investendo per salvaguardare delle aree boschive abbandonate. L’ultima di queste operazioni riguarda il bosco di Barco. Grazie a 21 mila euro ottenuti dalla Regione Lombardia attraverso la partecipazione ad un bando, l’ente sta acquistando dai privati 30 mila metri quadrati di bosco lungo le rive del fiume Oglio.
“Lo scopo – ci riferisce il presidente Luigi Ferrari – è quello della conservazione del paesaggio, della difesa idrogeologica del territorio e della tutela ambientale in tutti i suoi aspetti, dal clima all’inquinamento. Quest’area di Barco è una di quelle che rappresenta una maggiore necessità di intervento tra tutte le nostre riserve naturali. L’intento è di riqualificare il bosco e liberare il soprassuolo, dopo che i violenti episodi temporaleschi del 2019 l’hanno in parte distrutto con schianti di alberi, che precludono una rinnovazione del bosco naturale”. Nelle decisioni sono state condivise anche con il Comune di Orzinuovi, rappresentato dal sindaco Laura Magli e dal consigliere Luigi Saini.
“L’obiettivo –specifica il direttore del Parco, Claudia Ploia – è quello di liberare il bosco dalle piante secche e infestanti e mettere a dimora le specie autoctone originarie di questo bosco ripariale, che prima era fonte di ricchezza e sfruttamento e ora non lo è più e viene lasciato al corso della natura. Questo può essere un bene, ma ogni tanto l’uomo deve intervenire per aiutare meglio la natura a fare il suo corso. Troveremo le risorse economiche per la piantumazione, partecipando nuovamente ai bandi”.
Lo scorso anno il Parco Oglio nord è intervenuto sul bosco della Marisca, in zona di Villachiara e Genivolta. Il progetto ha visto sul tavolo il contributo di 350 mila euro da parte della Regione Lombardia col sostegno del Gruppo AB e di alcuni privati. “Per promuovere la salute e la biodiversità delle foreste, gli interventi si stanno concentrando su due aspetti principali: il miglioramento degli ecosistemi esistenti e della gestione forestale nel suo insieme – continua il direttore Ploia. “Il miglioramento delle foreste esistentiprevede il diradamento selettivo a carico delle specie alloctone e la successiva sostituzione con esemplari giovani di piante forestali autoctone, favorendo la biodiversità e la resilienza dell’ecosistema. Oltre a questi interventi, la biodiversità viene promossa anche attraverso azioni mirate, come la riqualificazione di aree umide a beneficio dell’avifauna acquatica, la creazione di rifugi per diverse specie come chirotteri, rettili ed anfibi oltre al posizionamento di casette per insetti impollinatori; in aggiunta a questi interventi, è stato ampliato il bosco esistente attraverso un intenso intervento di piantumazione che ha garantito l’incremento della superficie boscata”.
Silvia Pasolini