Partiranno a fine marzo i lavori di riqualificazione del “Parco Alcide de Gasperi” nel cuore di Orzinuovi, uno spazio di circa 17 mila mq che non vanta solo il fatto di essere un polmone verde in centro al paese, ma ospita anche elementi storici caratteristici, come il monumento ai Caduti. Il cantiere dovrebbe terminare per il mese di luglio, in modo da essere utilizzabile in occasione della fiera di San Bartolomeo.
“L’intervento ha un orizzonte ampio – spiega il sindaco Gianpietro Maffoni – e l’obiettivo è che il parco torni a diventare uno spazio verde per la comunità, un punto di ritrovo anche per i giovani, un luogo di divertimento per i bambini, dove ci si possa godere il verde, il relax e la bellezza della natura. Finalmente possiamo ridare bellezza a questo luogo, da tempo trascurato a livello amministrativo, e restituirlo completamente ai cittadini e ad una socialità attenta all’ambiente e inclusiva . Il mio auspicio è che il progetto, oltre a riguardare il verde pubblico, abbia una valenza storica. In questo periodo in cui è necessario riscoprire luoghi di ritrovo dopo le chiusure della pandemia, la fruizione di spazi cittadini aperti è fondamentale.. Inoltre – continua il primo cittadino – il parco verrà dotato di telecamere e l’illuminazione sarà completamente messa a nuovo, per valorizzare la bellezza dell’area, garantire la sicurezza dei visitatori e prevenire la criminalità anche durante la sera e negli orari notturni. Poseremo nel Parco anche una stele in memoria dei morti per il Covid, perché rimanga alle future generazioni il ricordo della tragedia vissuta dalla nostra comunità”.
L’area nel corso del tempo ha subito un progressivo deterioramento. Da qui l’idea dell’amministrazione comunale di progettare un intervento di restyling, affidato all’architetto Mezzana con la collaborazione degli studenti dell’accademia Santa Giulia di Brescia. E’ prevista la creazione di un’oasi verde con il completo rifacimento e ampliamento del manto erboso; la sostituzione dell’attuale pavimentazione con il Levocell, un calcestruzzo architettonico con effetto “sasso lavato” nell’anello esterno; la piantumazione degli aceri mancanti e la sostituzione di quelli ammalorati sul viale perimetrale; l’abbattimento del muro di cinta e della ringhiera che separa il viale dal parco verde, riducendo al minimo la pendenza del dislivello; l’allestimento di nuove panchine per la sosta; il trasferimento dei giochi nella metà sud del parco. Qui verrà spostato e totalmente rinnovato anche il chiosco dedicato al servizio bar e ristorazione. Per il risparmio idrico sarà inoltre creato un pozzo finalizzato all’irrigazione, così da rendere lo spazio autonomo e non più dipendente dall’acquedotto del paese. All’interno i vialetti ci saranno vialetti costruiti con un materiale cementizio addizionato da ghiaietto. Verrà inoltre ripristinata la sorgente d’acqua vicina al Santuario, ai tempi del colera del 1836 ritenuta miracolosa. Fu proprio la supposizione che quest’acqua avesse effetti benefici sulla guarigione dall’infezione, a dare l’input alla costruzione della chiesa della Madonna dell’Addolorata.
Il progetto è frutto di un accurato studio delle caratteristiche storiche dello spazio in questione e cerca di riproporre la struttura dei giardini pubblici così come erano nati circa un secolo fa. Silvia Pasolini