L’attesa trepidante di questi mesi, mista ad un necessario desiderio di riscatto e ripartenza, è stata finalmente ripagata lo scorso 27 settembre quando è stato tagliato ufficialmente il nastro del nuovo Oratorio Jolly.
Un luogo di comunità, accogliente e ricco di vita, che ha visto crescere generazioni e generazioni di Orceani sotto il faro di un modello educativo ricco di stimoli e significato.
L’intervento di ristrutturazione del Jolly ha interessato tutte le zone dell’oratorio.
Il progetto ha infatti consentito di dare una definitiva sistemazione alle aule dedicate all’iniziazione cristiana, riuscendo ad ottenere ben sei stanze con una metratura raddoppiata rispetto alle precedenti.
Una soluzione che, senza neanche volerlo, si rivela di assoluta importanza visto l’evolversi dell’attuale situazione di emergenza, la quale, come già noto, costringe negli ambienti chiusi ad adottare particolari misure di distanziamento e permettendo così la possibilità di iniziare in sicurezza il catechismo. Sempre guardando agli interni sono stati sostituiti tutti gli infissi ormai datati con altri più nuovi e funzionali, è stato installato un nuovo sistema di condizionamento centralizzato e sono state pitturate tutte le pareti di ogni stanza e spazio comune.
All’esterno invece, grazie alla riorganizzazione delle varie aree, è stato possibile ricavare il nuovo bar, gli uffici del Curato e della segreteria, un palco coperto, uno spazio con moltissimi giochi per i più piccoli e una piastra polifunzionale che va ad aggiungersi al campo da calcio in sintetico già realizzato.
“Tutto questo ci riempie di gioia ed emozione. Ora che il sogno si è realizzato dobbiamo però pensare al futuro – ha raccontato il Curato, don Gabriele Fada – Abbiamo varato una nuova iniziativa che, insieme a quella del 200%, si è posta come obbiettivo quello di raccogliere dei fondi a sostegno delle spese di ristrutturazione”. L’iniziativa, denominata “10 for our dreams”, è una soluzione davvero innovativa, poco onerosa e che permetterà di aiutare ancora di più l’attività oratoriana.
“La nostra scelta è stata davvero semplice, pensata proprio per sostenere passo dopo passo i costi dei lavori senza gravare eccessivamente, specie in questo difficile periodo – ha continuato il don – Ogni mese, mediante una cassettina che metteremo qui in oratorio oppure mediante accredito bancario, è possibile donare dieci euro, proprio con la stessa semplicità con cui tutti noi facciamo una ricarica telefonica. Il nostro obbiettivo attuale è superare le cento sottoscrizioni”.
Un piccolo gesto ma che, se fatto con il cuore, può dare forza a quel motto “never stop dreaming”, non smettere mai di sognare, che ogni giorno motiva decine e decine di giovani oratoriani.
Leonardo Binda