“Un uomo non muore quando muore , ma quando viene dimenticato” dice un vecchio detto. Fortunato è chi pur non avendo parenti, ha un amico bravo con la penna, come Nico, che eterna nero su bianco la vita di Aldo e un po’ anche della propria. Comincia e finisce così, in una sorta di spirale circolare, l’ultima fatica di Giannino Palumbo.
Lo scrittore orceano a settembre 2023 ha firmato un capolavoro con il suo primo romanzo “Due”, tutto giocato sul tema del disturbo bipolare, sull’euforia e la depressione, padrone a fasi alterne della mente dei protagonisti, anche essi rigorosamente in due.
Aldo e Nico sono colleghi di lavoro. Uno vive una vita a metà, stretto da una relazione tossica con la madre malata di testa. Gradatamente cede al male oscuro. Avvolto da una spirale di preoccupazioni e da un peso incombente nella sua testa, cade nel baratro della depressione, che lo trascina verso il fondo. Nico invece, anch’egli depresso, risorge. Crede in chi lo può aiutare. Entra in una struttura psichiatrica. Il resto è da leggere.
Giannino Palumbo tratta il tema della depressione in 135 pagine scarne, a volte crude, essenziali, saltando da un protagonista all’altro, dall’euforia alle cadute repentine, e lentamente ti immerge nel gorgo della malattia senza risultare retorico, né scadere nel pietismo.
“Ho scritto questo libro – racconta l’autore – e l’ho intitolato “Due” per riferirmi al tipo di disturbo che mi è stato diagnosticato, la sindrome bipolare di tipo due, e anche per ricordare un collega di lavoro che se ne è andato, travolto dal male oscuro. L’ho scritto anche perché chi vive lo stesso mio disagio venga allo scoperto, perché è una battaglia che non si può vincere da soli. I farmaci, la famiglia e la fede sono importanti alleati, per imparare a convivere con i propri demoni. Non per sconfiggere il male, quello è difficile. Tuttavia interagendo con le altre vite si può pensare di farcela, trattando il disturbo mentale come una normale patologia, per trovare quella serenità che consente di andare avanti fino alla prossima stazione, fino a quando Dio vorrà”. Giannino Palumbo, bancario in pensione, ha scritto diverse raccolte di racconti tra cui “Gli occhi per leggere” nel 2015 e “Fuori luogo” nel 2019. Indimenticabile il successo del suo “Fino alla fine, Brescia molto più di un amore”, una storia di passione verso le Rondinelle, una sorta di diario autobiografico da tifoso innamorato della propria squadra.
Il romanzo “Due” è disponibile online e nelle edicole e librerie di Orzinuovi. Silvia Pasolini