Dopo più di trent’anni di storia, cambia faccia il mercatino dell’antiquariato ad Orzinuovi.

A metterci la sua c’è stato il Covid, che ha imposto il distanziamento e di fatto ha reso impossibile l’allesti-mento dei banchi sotto i portici dove era frequente l’assembramento delle persone.

Per questo la prima edizione del mercatino dell’anti-quariato post pandemia, su organizzazione della società Orceania presieduta da Patrizia Turotti, nella giornata di domenica 5 luglio si è presentata con un volto completamente diverso.

Gli espositori hanno occupato la piazza Vittorio Emanuele, via Roma e l’anello dei giardini pubblici, lasciando libera per il parcheggio la piazza Garibaldi.

Questa sarà la veste che caratterizzerà definitivamente il mercato dell’antiquariato di Orzinuovi la prima domenica di ogni mese. Sono stati circa 150 i banchi che si sono presentati all’appello e il colpo d’occhio della fila di espositori dall’estremo nord della piazza fino ai giardini è d’effetto.

L’appuntamento del mercatino è atteso per tutto l’anno, perché sono molte le persone che, trascinate oggi più che mai dalla moda del vintage e dell’antiquariato e dalla ricerca del risparmio, si recano puntualmente a Orzinuovi la prima domenica del mese.

Forte il richiamo da tutta la provincia e dai paesi limitrofi. 

L’atmosfera rievoca un romantico ritorno al passato e migliaia di visitatori accorrono a questo evento rituale che è diventato ormai imperdibile.

Si tratta peraltro di un ambiente piacevole, in cui è facile anche contrattare con i mercanti e spuntare il più delle volte affari davvero interessanti.

Sui banchi e in mostra si trova di tutto: dai mobili, alle suppellettili, ai quadri, libri, monete, fumetti, attrezzi da lavoro, strumenti musicali e persino vecchie biciclette.

Il mercatino di Orzinuovi soddisfa le curiosità e la passione dei collezionisti.

Del resto un oggetto d’anti-quariato attrae spesso per la sua età, rarità, condizione o altre caratteristiche che lo rendono unico.

È un pezzo di storia che ci riporta alle nostre radici, che rivanga nel passato dei nostri nonni o dei nostri bisnonni e proprio per questo ha un fascino immutabile.

Ci sono persino gli impagliatori a Orzinuovi, che si possono osservare al lavoro mentre intrecciano cesti di vimini con un’abilità d’altri tempi. Sono 150 in tutto gli espositori che allestiscono i loro banchi ad Orzinuovi.

sp