Due studentesse dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Grazio Cossali” di Orzinuovi si sono aggiudicate il secondo e terzo posto nella categoria temi del concorso nazionale “Legalità e cultura dell’etica”, indetto dalla Commissione Interdistrettuale Legalità e Cultura dell’etica e promosso dai Distretti italiani del Rotary: Rossana Dubovic con il club padrino Lomellinae Paola Sveva Gnocchi con il club padrino Cortefranca Rovato, entrambe della classe II^ B del Liceo delle Scienze Umane.
Un risultato eccellente e meritato per un concorso al quale hanno partecipato moltissimi istituti di tutta Italia, presentando oltre 1000 elaborati.
Ad accompagnare le ragazze, insieme ai genitori, le professoresse Antonietta Locatelli, promotrice del bando come referente della Biblioteca d’Istituto, e Sara Galli, docente di Lingua e letteratura italiana delle due studentesse vincitrici. L’avvocato Patrizia Ghizzoni, past president e prefetto del Club Rotary Cortefranca Rovato, anche per quest’anno scolastico ha sostenuto e reso possibile la partecipazione al concorso da parte dell’Istituto Cossali, fornendo tutte le informazioni necessarie.
Il Dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Grazio Cossali”, prof. Luca Alessandri, ha sostenuto con entusiasmo la partecipazione degli studenti al concorso che, nell’edizione precedente, aveva già visto il Cossali vincitore del terzo posto nella sezione fotografia e meritevole di una menzione nella categoria temi.
La cerimonia di premiazione è avvenuta in piazza del Campidoglio a Roma venerdì 18 giugno, alle 9.30, alla presenza di numerose e illustri personalità: l’arch. Patrizia Cardone, presidente della Commissione Interdistrettuale Legalità e Cultura dell’etica, giunta quest’anno alla decima edizione, e presentatrice dell’evento, Lorenza Fruci, assessora alla Crescita Culturale in rappresentanza della sindaca Virginia Raggi, il dott. Giovambattista Mollicone, governatore-Presidente Associazione Distretto 2080 del Rotary International, i Governatori dei Distretti italiani del Rotary International. Ospiti: il prof. Giuseppe Marchetti Tricamo, scrittore e giornalista, il prof. Luca Richeldi, direttore U. O. C. Pneumologia Policlinico Univ. rio A. Gemelli di Roma, l’On. Avv. Francesco Paolo Sisto, Sottosegretario alla Giustizia, Roberto Giacobbo, giornalista, scrittore, ideatore e produttore televisivo.
Il tema del bando di concorso 2020-2021 sul quale gli studenti si sono espressi era legato alla situazione pandemica: “Emergenza sanitaria ed economica tra diritti, libertà sospese, solidarietà e interessi comuni: il ruolo delle istituzioni e dei cittadini”.
Un tema difficile e drammatico per chi il virus l’ha combattuto e vinto, come il giornalista Roberto Giacobbo, per chi ha lavorato con determinazione e impegno nelle corsie di un ospedale, come il prof. Luca Richeldi, per chi ha vissuto la sofferenza della perdita delle persone care, come ha ben spiegato Paola Sveva Gnocchi nel suo testo.
Paola ha raccontato il dramma della sua famiglia, la perdita di uno zio carissimo, Ottorino Paterno, persona di straordinaria cultura, dotata di un’eleganza rara nei modi e nei toni, di grande finezza e discrezione, che ben hanno conosciuto quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarlo.
Purtroppo, il virus si è portato via lo zio Ottorino, senza permettere di stargli accanto nei momenti della sofferenza, né di salutarlo degnamente quando è venuto a mancare.
Paola Sveva l’ha raccontato con pathos, con intensità e con tutto l’ amore che prova per lo zio, non senza una punta di rabbia e di risentimento per non averlo potuto salutare con un sorriso, con una lacrima, con un abbraccio.
“Ahi! Sugli estinti non sorge fiore ove non sia d’umane lodi onorato e d’amoroso pianto”.
Si apre con questi versi dei “Sepolcri” di Foscolo il tema di Paola Sveva, a denunciare la ferita che il territorio lombardo, Brescia e Orzinuovi in particolare, hanno ricevuto nella prima ondata della pandemia, una ferita che sapeva di abbandono da parte delle istituzioni, in un momento di profondo disorientamento collettivo.
E questo grido di denuncia e di dolore insieme ha colpito la Commissione che ha giudicato i lavori, conquistando il terzo posto.
Anche Rossana Dubovic, seconda classificata, ha raccontato il dolore di quei giorni di immobilità e di un silenzio che era “rotto solo dal grido disperato delle sirene delle ambulanze”, giorni in cui ha affrontato le sue paure, ha compreso quanto la vita sia preziosa, anche nelle piccole cose, quanto siano importanti un abbraccio e una parola d’affetto verso le persone che amiamo: “Non dobbiamo soffocare le emozioni e avere paura dei sentimenti che ci rendono più vulnerabili: tutto il bene trasmesso prima o poi torna moltiplicato!”.
E con queste parole Rossana ci ha fatto capire che la pandemia è stata anche un’occasione per fare i conti con noi stessi, per fortificarci, per migliorarci, senza vittimismi, senza piangerci addosso.
Il prof.Luca Richeldi ha sottolineato il grande senso di responsabilità e di sacrificio dimostrato dai giovani durante l’emergenza Covid-19, invitando i presenti ad impegnarsi nell’intrapren-dere le professioni legate alla cura della persona, dalla medicina alla telemedicina, nuova frontiera, alla ricerca, nella quale le istituzioni devono investire maggiormente.
Solidarietà, trasformazione, comunicazione, futuro e speranza.
Queste le parole-chiave della ripresa.
Roberto Giacobbo ha emozionato il Campidoglio con il racconto della “sua pandemia”, dei suoi 42 giorni di ospedale, dalla rianimazione alla riabilitazione polmonare; giorni in cui medici e infermieri lo hanno curato con dedizione e coraggio, in una fase della pandemia in cui ancor poco si conosceva di questo maledetto virus, espondendosi a enormi rischi: una giovane infermiera gli ha riattaccato l’ossigeno entrando senza grandi protezioni e salvandogli la vita.
“Vedere medici e infermieri mi ha fatto capire quanto il mio lavoro sia inutile”, ha dichiarato con la voce rotta dalla visibile e vera commozione di chi per qualche giorno “è stato fuori da questo mondo”.
Toccante il filmato girato nella rianimazione del policlinico A. Gemelli di Roma, a riconoscimento del lavoro massacrante svolto dal personale sanitario.
In sottofondo “La cura” di Franco Battiato.
In quel momento il Campidoglio è un concentrato di umanità emozionata ed emozionante, in cui il richiamo all’impegno, al rispetto e alla solidarietà fraterna si fa vibrante, riempie di senso la piazza lì riunita per un premio che rappresenta la voglia della ripartenza.
Un viaggio a Roma per ricevere un riconoscimento che è anche un viaggio per ripartire.
L’On. Avv. Francesco Paolo Sisto incoraggia a questo: ripartire amando sempre di più la Giustizia, riprendendo i valori dei Padri Costituenti, con il coraggio di essere testimoni di valori, uniti, come voleva De Gasperi, perché solo insieme è possibile un nuovo inizio.
Se poi a pronunciare l’invito a costruire Giustizia Sociale, uniti, insieme, con speranza, è la dott. ssa Margherita Asta, questo invito, queste parole, si riempiono di una forza ancora maggiore e prendono nuovo vigore.
A lei il riconoscimento come ambasciatore di Legalità, lei che il 2 aprile del 1985 perse la mamma, Barbara Rizzo, allora trentunenne, e i due fratellini gemelli Salvatore e Giuseppe, di soli sei anni, nella strage di Pizzolungo, in cui la mafia voleva colpire il magistrato Carlo Palermo.
Lei che si dedica alle attività dell’associazione antimafia Libera in provincia di Trapani e che ancora insegue, credendoci, la verità e la giustizia.
In attesa di scrivere nuove pagine della storia, una storia senza più sangue, senza più mafia, senza più ingiustizie.
Il Forum si è poi concluso con la consegna dei premi e delle menzioni, e con le fotografie di rito, a ricordo di un giorno in cui il Cossali è salito per due volte sul palco allestito in Campidoglio, con i complimenti delle autorità presenti.
Un ringraziamento speciale all’avvocato Patrizia Ghizzoni, past president e prefetto del Club Rotary Cortefranca Rovato, per l’impe-gno e la disponibilità nei confronti del nostro Istituto.