È stata una nuova assoluta che ha in bocca il sapore del passato l’esibizione tenuta lo scorso 2 febbraio dal coro parrocchiale “Franco Margola”, volta a celebrare la permanenza in città dello Stendardo di Orzinuovi, opera di una delle personalità artistiche più significative del Rinascimento lombardo come il bresciano Vincenzo Foppa. Sotto la sapiente guida del suo direttore, il maestro Gianbattista Fiammetti, l’ensemble orceana ha infatti animato le sale della Rocca con melodie sacre, volte a celebrare lo straordinario significato devozionale del main piece della mostra. «Il desiderio di poter vivere questa esperienza è nato da una semplice constatazione: anche se non abbiamo alcuna certezza, possiamo verosimilmente immaginare che anche nei secoli scorsi qualche gruppo corale abbia celebrato il grande portato spirituale di quest’opera durante diverse celebrazioni religiose – ha commentato Fiammetti – Nella volontà di rivivere questo interessante momento, il nostro coro ha avuto l’immenso piacere di eseguire alcuni canti gregoriani in onore della Madonna, uno dei soggetti centrali della stessa rappresentazione artistica». Ecco così risuonare nell’antica fortezza l’antifona Alma Redentoris, il Sub Tuum Praesidium, un’Ave Maria gregoriana e un’invocazione alla Madre di Cristo in lingua portoghese. «Dopo l’esibizione, abbiamo avuto il piacere di essere accompagnati nella visita alla mostra. Siamo rimasti affascinati e stupefatti dalla straordinaria storia dello Stendardo, meravigliosa testimonianza del nostro passato»ha concluso Fiammetti.
Leonardo Binda