Giovedì 28 febbraio le classi seconde dell’Istituto Grazio Cossali di Orzinuovi hanno incontrato l’esperto Informatico Cesare Marini, consulente della Procura di Brescia, invitato dalle prof.sse Elisabetta Rizzini e Paola Finocchiaro. L’obiettivo dell’incontro era quello di far conoscere ed educare all’uso consapevole delle rete e dei rischi che si annidano sul web e che rischiano di travolgere chiunque. La rete può rilevarsi un luogo ricco di insidie, soprattutto per i più giovani che in alcuni casi possono avere delle conseguenze drammatiche.
Bambini e ragazzi sono le categorie più a rischio: le declinazioni del cyberbullismo sono molte e molto differenti le une dalle altre. Si è parlato, ad esempio, del flaming, cioè dei messaggi violenti e volgari all’interno di forum o tra i commenti dei social network, messaggi di insulto, inganno o esclusione. L’anonimato è la causa principale dei pericoli in rete: nascosti dietro un’altra identità o nell’anonimato, i cosiddetti “bulli” si spingono oltre i limiti. Ecco perché è importante essere consapevoli dei rischi e sapere le strategie da attuare affinché tutti i ragazzi possano riconoscere le insidie della rete, evitarle, segnalarle e combatterle.
Dal rischio virtuale a quello reale il passo è breve.Il relatore ha saputo coinvolgere e mantenere costante l’attenzione con professionalità e simpatia, sottolineandone i risvolti giuridici, sociali e psicologici. La partecipazione degli studenti è stata attenta e attiva. Hanno posto numerose domande, accompagnate da brevi racconti dei loro vissuti.
Come afferma Marini,‘… sì, i ragazzini ne sanno più degli adulti su come funzionano i social e via discorrendo, l’informazione oggi non manca di certo anche se, evidentemente, non è sufficiente. La cosa più importante che possiamo fare come genitori ed insegnanti è non aver paura di dire no, non aver paura di dare ai ragazzi regole da rispettare e di mantenere le nostre posizioni di educatori’.