Era una promessa, un obiettivo, e, come da loro abitudine, i giovani di Villachiara in Fermento, con sacrificio e caparbietà, oggi possono dire di avercela fatta.
Il pozzo di Mocodoene, una piccola località nel sud-est del Mozambico, è, oggi realtà. Un’emozione, vedere sgorgare dal perno della trivella, il tanto agognato “oro blu”, risorsa essenziale per la sopravvivenza di questa comunità. Un progetto dal valore complessivo di 24.000 euro, completamente finanziato dai tanti amici, collaboratori, volontari e membri di Villachiara in Fermento, associazione giovanile nata come “braccio operativo” e di supporto ai bisogni del paese e oggi patrona di una delle feste più attese e amate di tutta la Bassa bresciana.
«Quando sono arrivato qui, ormai alcune settimane fa, la nostra speranza era che tutto andasse secondo i piani e che questo nostro sogno, finalmente, si avverasse – commenta Nicola de Domenico, presidente del sodalizio villaclarense e attualmente nel Paese africano per supervisionare i lavori – Abbiamo dovuto scavare fino a 200 metri di profondità per trovare l’acqua ma, finalmente, siamo riusciti a mettere in sicurezza il pozzo che diverrà punto di riferimento per la vita della comunità di Mocodoene e di quelle limitrofe». Un esempio concreto di come l’unione di forza di volontà, amore per il prossimo e dedizione volontaristica possa davvero essere un eccellente monito di caparbietà. «Ogni anno, il nostro gruppo, composto dai membri dell’associazione e da tantissimi volontari ai quali va la mia e la nostra gratitudine per il costante impegno, vuole mettere a disposizione i proventi delle nostre giornate “in fermento” proprio per realizzare simili iniziative – continua Nicola – La nostra intenzione per il prossimo anno è quella di dotare questo villaggio di corrente elettrica, mediante l’installazione di un impianto fotovoltaico, di accumulatori e luci che, finalmente, permetta anche a Mocodoene di vedere una volta tramontato il sole».
Un onore raccontare queste imprese, l’eroismo del quotidiano e delle piccole cose che fanno grande il mondo.
Leonardo Binda