Un esempio da seguire, senza dubbio, quello dei giovani e giovanissimi della comunità di Coniolo. Un gruppo affiatato, legato da quel senso di appartenenza ad una comunità che ripercorre l’antico modo di stare e di vivere insieme.
La festa dei Gnari di Coniolo è ormai diventata un appuntamento di grande importanza all’interno del panorama di eventi della nostra città, una delle realtà di aggregazione giovanile, in seno all’Oratorio del paese, tra le più rilevanti del nostro territorio.
Si sa, il sequel è sempre la scommessa più difficile: viene meno l’entusiasmo della novità e il pubblico acclama con insistenza uno sviluppo della trama sempre più complesso.
Ma, pienamente concordi alle aspettative, i giovani di Coniolo non sono venuti meno.
L’evento, che ha interessato le quattro serate dal 30 maggio al 2 giugno è stato un acclamato successo. Tantissimi infatti sono stati i fedelissimi e i curiosi che hanno voluto dare corpo a questa iniziativa, animata ed organizzata da un gruppo di ragazzi veramente formidabile.
“Abbiamo deciso di organizzare questa festa con il chiaro obbiettivo di portare divertimento nella nostra città, principalmente per i giovani ma anche per tutti coloro che con essi non hanno mai perso la voglia di ballare e di stare in compagnia – hanno esordito gli organizzatori – Siamo un bel gruppo, tutti giovani dai 17 ai 21 anni e in queste due edizioni abbiamo imparato come si organizza una festa con i fiocchi”.
Un merito che chiunque ha il dovere morale di riconoscere a questi ragazzi, sempre in prima linea per la propria comunità e per arricchire l’offerta di svago della nostra città. “Ci siamo divisi i compiti, come una vera squadra: da chi si occupa dell’organizzazione a chi, mesi prima, inizia ad andare alla ricerca di sponsor – hanno continuato i Gnari – Ciò che conta è però collaborare, essere sempre uniti e portare avanti i nostri obbiettivi!”.
I due tendoni, il palco, i vari stand gastronomici e tutto l’allestimento sono frutto di mesi e mesi di lavoro e di costante impegno, affinché nulla venisse meno ma che, anzi, tutto potesse essere ancora meglio rispetto alla scorsa edizione.
Durante le quattro serate, che hanno visto susseguirsi una serie di esibizioni di band locali e di giovani musicisti, sono tipici momenti di quel divertimento genuino, che nasce e inizia ad infondersi in tutti semplicemente mangiando un pane e salamina, facendo due risate e pregustando l’arrivo di una stagione estiva che ormai da settimane si faceva attendere.
Non ci resta che complimentarci con tutti gli organizzatori e coloro che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo di questa festa, nella speranza che, l’anno prossimo, ci si possa ancora divertire insieme nella splendida cornice di una comunità così affiatata e volenterosa di fare del bene.
Leonardo Binda