Dal 1981, Fleming Tecna è riferimento per tutti coloro che credono che formazione, innovazione, salute e welfare vadano di pari passo. Prima struttura di medicina del lavoro in Italia, l’azienda ha sempre fatto dello sviluppo sostenibile uno dei punti cardine della propria filosofia, presentando per la prima volta proprio quest’anno il suo Bilancio di Sostenibilità.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Roberta Nikol Cerioli, QHSE & Sustainability Consultant di Fleming Tecna.

Roberta, perché presentare il vostro primo Bilancio proprio durante le celebrazioni di “Brescia a Bergamo Capitali della Cultura”?

Vuole essere un omaggio al nostro territorio che, forte della sua “cultura” del lavoro e dell’imprenditoria, ha favorito la crescita e la prosperità del proprio tessuto economico e sociale.

Perché questo documento e quale il suo contenuto?

Per raccontarci, certamente, ma soprattutto per ribadire un concetto da sempre caro a Fleming Tecna: la prevenzione. Una sensibilità all’insegna della quale siamo cresciuti e che il fondatore della nostra azienda, il cav. Ultimo Pasini, ha sempre tenuto in altissima considerazione come “faro” del proprio agire professionale e imprenditoriale. Noi, del resto, siamo intenzionati a continuare con orgoglio su questa strada con un obiettivo molto chiaro: rendere le persone sempre più abituate ad una “cultura della prevenzione”, promuovendo la progettualità che ogni giorno ci guida: ONE HEALTH, “una sola salute”, un unico benessere che coinvolge l’uomo, tanto che si tratti dei pazienti che si affidano ai nostri poliambulatori quanto delle nostre politiche di welfare aziendale, il Pianeta e tutto ciò che ci gravita attorno.

Un bilancio aziendale come tutti gli altri, dunque? O qualcosa di diverso?

Senza dubbio non un “semplice” bilancio, fatto di numeri e cifre, ma qualcosa di più. L’azienda non esiste se non costruita, mattoncino dopo mattoncino, grazie allo straordinario lavoro del nostro “capitale umano”: il nostro, quello dei nostri collaboratori e di tutti coloro che hanno operato e operano ancora al nostro fianco.

Infine, “interconnessione”: un termine onnipresente in questo Bilancio. Cosa significa e cosa anticipa?

Crediamo che ogni innovazione possa essere d’aiuto per “creare legami” tra le persone senza che la tecnica prenda però il sopravvento su di esse. Per questo abbiamo progettato un ambiente virtuale che mette a fattor comune informazioni aziendali, dati sanitari, input digitali e professionalità del singolo, senza mai dimenticarci dei protagonisti: le persone, appunto. L’abbiamo ideato inserendo tutto quello che è la nostra cultura aziendale: privacy e sicurezza informatica, medicina privata, medicina del lavoro, ambiente, salute e sicurezza, certificazioni e sistemi di gestione, formazione. È il nostro “portale 360”: una “circolarità” che, tra i suoi segmenti, non può che comprendere anche l’essenziale contributo alla Sostenibilità, per il bene dei nostri clienti, delle aziende del territorio, dei dipendenti e di tutto il Pianeta. 

Leonardo Binda