E’ corsa ad accaparrarsi i biglietti per lo spettacolo della Famiglia Addams, il musical in scena a fine ottobre al teatro Micheletti di Travagliato con la Compagnia teatrale Jolly di Orzinuovi. A circa 60 anni dal primo telefilm della Famiglia Addams e quasi 90 dal primo fumetto firmato Charles Addams i carismatici e inquietanti personaggi della famiglia più stramba del teleschermo arrivano sul palcoscenico del teatro Micheletti di Travagliato da venerdì 28 ottobre a martedì 1 novembre con la regia di Stefano Solzi e coreografie di Erika Frosio. All’insegna dello humour nero Una compagnia brillante, fatta di attori, ballerini, cantanti e musicisti semiprofessionisti e dilettanti, con alle spalle due anni di prove, che promettono un godibile risultato finale all’insegna dello humour nero.
“Il debutto a Travagliato – ci spiegano Stefano Solzi e Erika Frosio – è inusuale per la nostra compagnia, ma sarà un’opportunità per noi. Vogliamo dare agli orceani e non solo alcuni validi motivi per venirci a vedere e comprare il biglietto subito: innanzitutto lo spettacolo è bello, divertente, concesso in licenza ufficiale dalla TRW di Londra e tradotto interamente da noi. In secondo luogo la musica è dal vivo con una band che suona molto bene, composta da numerosi elementi. Tutti gli attori del cast sono bravi, – continuano – si sono impegnati tantissimo e cantano in modo superlativo. Inoltre sono in doppia formazione, per avere ogni sera la performance migliore. Siamo comunque ragazzi di oratorio, ci piace avere un pubblico amico, che viene da casa, che fa il tifo per noi e applaude anche quando sbagliamo. Addirittura ci sono bambine delle elementari che ballano da sole in mezzo al pubblico. I tre ragazzi che interpretano Pugsley frequentano le medie, ma recitano e cantano dal vivo come veri professionisti. Nel cast ci sono anche persone che a 65 anni si mettono in gioco per ruoli importanti”. Molte sono quindi le motivazioni che promettono di richiamare un pubblico numeroso anche al teatro Micheletti di Travagliato “A Orzinuovi – spiegano il regista e la coreaografa – non c’è uno spazio adatto pronto per ospitare il nostro spettacolo. Ci sarebbe stata la possibilità di farlo all’aperto o al palazzetto, ma sinceramente non ci sembra giusto caricare l’amministrazione e la comunità di una extra spesa che vale quasi un terzo del budget della cultura di un anno per avere un palco adatto a noi. Lo diciamo senza nessuna polemica, lo facciamo soprattutto per senso di responsabilità, perché amiamo l’arte in tutta le sue forme ed espressività tanto da non volerle falciare per un nostro tornaconto. Ci auguriamo di poter contare sull’amministrazione per uno spazio a breve, magari fra qualche mese. Fare lo spettacolo a Travagliato non cambia e non cambierà la natura del nostro gruppo, un gruppo di 120 persone da 8 a 80 anni, che vivono il teatro come momento di aggregazione e di comunità, che si identificano e confrontano con l’oratorio ogni giorno”. I biglietti sono in vendita presso l’edicola di Flavio Ferri in piazza Vittorio Emanuele e online sul sito fuoridiquinta.it sp