“La Lombardia ha un patrimonio agroalimentare indescrivibile. Vogliamo valorizzare davvero questi prodotti che spesso sono di nicchia ma che sono di alta qualità, rappresentano un territorio e contribuiscono al mantenimento della nostra tradizione contadina e alimentare” ha detto Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia.
“Dal panettone di Milano ai formaggi realizzati in frazioni montane da poche decine di persone. Ogni prodotto è la sintesi della storia e della cultura di realtà locali e contribuisce a stimolare l’aggre-gazione e il senso di appartenenza a un luogo”.
Il riconoscimento dei prodotti agroalimentari tradizionali ha un ruolo fondamentale nell’affermazione delle identità delle comunità rurali. L’inserimento nell’elenco permette di salvaguardare la tradizione dei processi produttivi, di preservare una sapienza spesso secolare e di produrre specialità difficilmente replicabili altrove, mantenendo il legame con il territorio e con le comunità locali. Di seguitoo quelle della provincia di Brescia:
– Cuz
– Manzo all’olio di Rovato
– Salame cotto di Quinzano d’Oglio
– Salame di Montisola
– Salsiccia di castrato ovino
– Soppressata bresciana
– Violino
– Bagoss
– Cadolet di capra
– Casatta di Corteno Golgi
– Casolet
– Fatuli’
– Fiuri’ o fiurit
– Formaggella della val Sabbia
– Formaggella della val Trompia
– Formaggella della Valcamonica
– Formaggella Tremosine
– Garda Tremosine
– Latte crudo di Tremosine
– Moteli’
– Robiola bresciana
– Rosa camuna
– Sta’el
– Strachet
– Tombea
– Canünsei de Sant’Antone
– Casoncello di Barbariga
– Alborelle essiccate in salamoia
– Tinca al forno di Clusane