Sarà il pittore orceano Martino Turotti il protagonista della mostra ufficiale della Fiera. Scomparso 12 anni fa, all’età di 63 anni i suoi dipinti sono gelosamente conservati in molte case orceane, della provincia di Brescia e non solo. Di lui si ricorda l’ultima antologica dal titolo “Vaghe nuvole in luce”, allestita a Villagana di Villachiara nel 2012, dopo la sua morte, e curata dal critico d’arte Roberto Consolandi. Ma molte furono le esposizioni di cui fu protagonista unico tra Orzinuovi, Crema, Quinzano e Maclodio e le collettive a cui partecipò in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Insieme ai dipinti di Turotti al primo piano della Rocca saranno esposte le fotografie di Nicolò Guarino, il giovane escursionista orceano scomparso ad aprile in seguito ad una caduta in montagna dalla ferrata Crench, che amava immortalare il fascino dei paesaggi naturali.

La mostra in Rocca a Orzinuovi sarà inaugurata sabato 31 agosto alle 18 e chiuderà i battenti il 29 settembre.

Martino Turotti, pittore fin dalla tarda adolescenza, poco fortunato dal punto di vista della salute, si sposò con da cui ebbe un figlio, Pablo, che oggi ci mostra orgoglioso i dipinti del padre e i cataloghi dedicati alle sue mostre.

Di lui scrisse il critico Alberto Chiappani in occasione di una mostra dal titolo “Paesaggio” nel 1999: “Si muove in un’atmosfera di area lombarda del primo Novecento la dimensione pittorica di Martino Turotti. Rispettoso della tradizione del paesaggio della nostra terra, esprime un sentimento romantico e insieme persegue l’obiettivo di un personalismo interpretativo che si delinea su accorte interiorizzazioni post-impressionistiche. Il pittore si dimensiona su una linea “en plein air” Egli affronta la natura come soggetto privilegiato, da plasmare secondo un’ottica elaborata sulle intuizioni”. Malizie acquisite in tanti anni di esperienza (già dipingeva prima degli anni ’70), sull’osservazione attenta dei grandi maestri, particolarmente i francesi e quelli di casa nostra del secondo dopoguerra che della “realtà” hanno lasciato indelebile traccia. Il suo percorso creativo iniziato alla fine degli anni ‘60 dimostra un’ininterrotta passione che da sempre guida la mano di questo pittore orceano legato alla campagna per affetti ma anche per genuinità espressiva”.

“Martino Turotti è il più grande pittore orceano della seconda metà del ‘900 – spiega il presidente del Consiglio con delega alla Cultura, Carlo Lombardi – un artista complesso e in parte ancora poco compreso, un uomo che ha avuto una vita difficile, ma che ha amato la pittura e ha trasmesso una visione della vita a metà tra la cultura contadina e un’ispirazione metafisica che lo ha avvicinato ai grandi pittori del ‘900. E’ una pittura astratta per certi versi – continua Lombardi – ma anche concreta in alcune produzioni, finalizzata a raffigurare la vita del paese in modo meno usuale rispetto alla tradizionale pittura contadina, da cui Turotti proveniva. La sua realtà dei campi risulta fortemente trasmutata, ma è comunque facilmente percepibile all’interno di tutta la sua produzione. Siamo felici di inaugurare il nostro secondo mandato con questa mostra, che sarà sicuramente partecipata e costruita con una direzione scientifica di tutto rispetto

Sarà dedicata a Nicolò Guarino, fotografo per passione, tragicamente scomparso in un incidente in montagna, la mostra al primo piano della Rocca. Il giovane escursionista orceano era appassionato di trekking e innamorato della montagna e dei suoi scorci. Con la sua abilità fotografica ha saputo catturare panorami mozzafiato e raccontare i suoi viaggi con abile maestria. Il trentenne orceano sensibile di animo e altruista di natura sosteneva con ardore e convinzione generosa l’associazione Autisminsieme e anche per beneficenza partecipava a camminate organizzate per aiutare i più deboli.

Silvia Pasolini