Anche quest’anno la Commissione Salute del nostro Istituto ha proposto la realizzazione di un flash mob, che potesse sensibilizzare l’intera popolazione scolastica sui diritti violati dell’Infanzia.

Obiettivo precipuo quello di attivare la capacità di ogni alunno di dimostrare il proprio disappunto civilmente, utilizzando canali di comunicazione corretti e rispettosi della convivenza democratica.

Ogni alunno, dai “ grandi” della scuola dell’infanzia ai ragazzi della classe terza della secondaria di I grado, ha ricordato a tutti, genitori, docenti, cittadini che, nonostante ci sia dal 1989 una Convenzione che ne tuteli i diritti, sono milioni nel mondo i bambini che subiscono violenze fisiche e psicologiche, che non hanno accesso all’istruzione e alle cure mediche, che sono obbligati a lavorare, che vivono in pessime condizioni igienico-sanitarie e che non hanno la possibilità di esprimersi liberamente.  Con canti, balli, cartelloni, poesie, pensieri, disegni inneggianti alla vita, alla salute, alla dignità della persona, alla libertà, alla felicità, hanno fatto proprio il discorso di Malala e hanno preteso

:che sia l’ultima volta che un bambino spenda la sua infanzia in una fabbrica;

che sia l’ultima volta che un bambino innocente muoia in guerra;

che sia l’ultima volta che una classe resti vuota;

che sia l’ultima volta che a una bambina venga detto che l’istruzione è un crimine, non un diritto.”

Maria Rosaria D’Ambrosio