È importante nel corso della vita dedicare tempo ad attività che stimolino la mente e che seguano le attitudini di ogni individuo o ne scoprano altre, magari nascoste fino ad allora.
Questo può permettere di sviluppare competenze, apprendere nuove conoscenze, vivere esperienze entusiasmanti e accrescere la propria autostima.
È importante già dall’infanzia imparare a conoscere se stessi, i propri punti di forza e i relativi talenti, e i propri limiti.
Da soli la strada da percorrere può sembrare difficile e disorientante, ma è proprio in questi casi che intervengono le istituzioni scolastiche e i docenti, che promuovono costantemente progetti e concorsi per ragazzi e bambini di tutte le età.
La Biblioteca dell’Istituto Superiore Grazio Cossali è promotrice attiva di queste attività, permettendo agli alunni di sperimentare nuovi ambiti in cui mettersi in gioco.
Negli ultimi anni ha sempre aderito ai concorsi del Club Rotary, una associazione mondiale di imprenditori e professionisti che prestano servizio umanitario, incoraggiano il rispetto di elevati principi etici nell’esercizio di ogni professione e si impegnano a costruire un mondo di amicizia e di pace.
L’intento dell’associazione è di coinvolgere sempre più giovani, non solo per spronarli a superare i propri limiti, ma soprattutto per renderli consapevoli della realtà che li circonda e della sua complessità.
L’ 11 maggio 2023 sono stati consegnati i premi ai vincitori del bando nazionale 2023 “Legalità e cultura dell’etica”. Tra i presenti anche l’Istituto Cossali, che è riuscito a conquistare il secondo posto nella categoria delle produzioni scritte con una studentessa di 5A Liceo delle Scienze Umane, Giulia Zumbo, sostenuta dalla sua docente di italiano, prof. ssa Antonietta Locatelli. Presente alla cerimonia di premiazione anche il Rotary Franciacorta Rovato, padrino dell’iniziativa per il Cossali, con l’avvocato Patrizia Ghizzoni e il dott. Arch. Paolo Curti, presidente del Cortefranca Rovato.
L’evento si è svolto a Firenze, all’interno della sala dei Cinquecento, dove figure di spicco come Don Luigi Ciotti, Mario Primicerio, Giuseppe Tricamo e Marco Mayer hanno spiegato il loro ruolo nella lotta alle mafie o nella diplomazia e nella mediazione.