I Comuni della Bassa, e quella occidentale non fa certo accezione, sono sostanzialmente «agricoli». Ci sono, certo, piccole e medie industriette, capannoni, attività varie e via dicendo, ma non c’è dubbio che, almeno fino ad ora, per questa parte della Bassa l’agricoltura e la zootecnia e rimangono un imprescindibile punto di riferimento.
Un’agricoltura, v’è da specificare, sempre più all’altezza dei tempi, moderna e meccanizzata: chi vive la Bassa si sarà certamente accorto che, mentre fino a qualche lustro fa giravano trattori di media potenza (50-100 cavalli), ora si vedono in giro mostri sempre più grandi, che arrivano, spesso superandoli, i 200-300 cavalli. Bestioni che, quando passano, letteralmente «occupano» le strade. Con tutti gli annessi e i connessi del caso, specie quando le strade utilizzate da questi trattoroni passano per il centro del paese.
In effetti, il problema dei mezzi agricoli nei centri abitati si fa sempre più serio. Alcuni Comuni, come ad esempio Leno, l’hanno risolto vietando il transito. A Ludriano di Roccafranca hanno pensato (e realizzato) una vera e propria «tangenziale agricola», che avviata un bel po’ di anni fa, si è conclusa con uno sbocco su via Orzinuovi, grazie al quale i mezzi agricoli possono bypassare Piazza Vittoria e dintorni. Questo collegamento, insomma, ha l’obiettivo di intercettare i succitati mostri, consentendo loro di spostarsi e lavorare senza intasare il centro del paese. Non a caso, il nuovo tratto è dotato di alcune uscite, che consentono di accedere sia alle aziende agricole del territorio sia ai campi coltivati dalle medesime.
I benefici di questa «tangenziale agricola» ricadono non solo sugli agricoltori, che possono fare le loro cose più in fretta e senza problemi, ma anche sul traffico in generale, che ora, grazie a questa scelta, risulta più scorrevole.
Non bisogna poi dimenticare che ci saranno pure meno spese, perché, come è sin troppo facile immaginare, se percorse e calpestate da trattoroni che pesano diverse tonnellate, le vie del centro si usurano prima, ed hanno quindi bisogno di maggior manutenzione. Senza mezzi pesanti che vanno avanti e indietro, l’usura è minore, la manutenzione pure, con un bel risparmio di soldi.
L’importante è che la «tangenziale agricola» venga utilizzata normalmente. Che non accada, insomma, quanto accade su alcuni tratti della 668 Lonato-Orzinuovi, dove nel corso degli anni sono state realizzate delle complanari anche per i mezzi agricoli. Nastri di asfalto che troppo spesso rimangono vuoti, perché i mezzi agricoli continuano a ignorarli… MTM