Riparliamo di scuola.

La quale, è sotto gli occhi di tutti, è considerata una vera e propria Cenerentola. Se non ci credete, ricordate gli impegni presi da madame Azzolina, al secolo ministro dell’istruzione della Repubblica italiana: «Le scuole non chiuderanno mai, perché è fondamentale la didattica in presenza».

Campa cavallo. Ora: che la situazione sia grave e che per cercare di arginare la pandemia sia necessario tarare di continuo gli interventi è fuori dubbio.

Però è altrettanto vero che non si possono fare Dpcm a raffica, due o tre la settimana, magari per smentire oggi quello che era stato deciso ieri. 

E Giuseppe Conte sta facendo proprio questo. Vedi, ad esempio, i ristoranti, che dopo aver speso un sacco di soldi per adeguarsi alle normative imposte dal Governo, sono costretti (dallo stesso Governo) a chiudere prima alle 18 poi tutto il giorno.

Se questo è inaccettabile per i ristoranti (e lo diciamo con tutto il rispetto per questa categoria, che contribuisce in maniera determinante al nostro Pil), è ancora più inaccettabile per la scuola. Dove invece accade di peggio. 

Lo ribadiamo senza paura di essere smentiti: invece di fare qualcosa di utile per arginare la prevedibile e prevista «seconda ondata», il Governo, con la Azzolina in testa, ha passato gli ultimi 6 mesi a blaterare di cose totalmente inutili, come ad esempio i banchi con le rotelle (completamente inutili; e se anche fossero utili, non ancora arrivati; e in ogni caso, se anche fossero arrivati, comunque inutilizzabili, visto che le scuole superiori sono state obbligate a fare la Dad, mentre le altre lo saranno presto).

Ci chiediamo: ma i soldi spesi per gli inutili banchi (stiamo parlando di circa 3 miliardi di euro?), non potevano essere utilizzati per altre scopi, magari più efficaci?

Ad esempio, potevano essere utilizzati per realizzare tensostrutture capaci di ospitare gli studenti di quelle scuole che hanno problemi logistici, di distanziamento.

Certo che si poteva, ma dal momento che è una soluzione potenzialmente intelligente, i nostri governanti se ne sono guardati bene dal seguirla.

In realtà, seppure non in questi termini, qualcosa del genere è stato fatto. Giuseppe Lama (nella foto) infatti, sindaco di Borgo San Giacomo, ha annunciato che il ministero dell’Istruzione ha assegnato un contributo di 40.000 euro da investire nel noleggio di tensostrutture da posizionare nei cortili delle scuole. 

Con la brutta stagione, ha avuto modo di spiegare il primo cittadino, si pone il problema di proteggere gli alunni che, all’ingresso, devono espletare le procedure anti Covid, come ad esempio la rilevazione della temperatura corporea. 

Con la brutta stagione, i ragazzi rischiano di dover fare queste cose sotto la pioggia, al freddo, magari sotto la neve.

Uno spazio coperto, insomma, può servire alla causa. Una bella notizia ogni tanto non guasta. 

MTM