Per la carità, il titolo è esagerato; i figli non si fanno per i nonni.

Ma poiché nei numeri precedenti le mie colleghe hanno già messo in evidenza molti aspetti importanti connessi alla gravidanza e alla nascita di un figlio nella coppia genitoriale, ho pensato di dedicare questo spazio ad una riflessione riguardo ai rapporti fra i genitori e i propri genitori.

La nascita di un bambino, in modo particolare il primogenito, comporta infatti un cambio di piano generazionale; il neo-genitore non è più nell’ultima linea dell’albero genealogico e diventa contemporaneamente genitore e figlio. Verrebbe quasi da dire che quando nasce un bambino, un po’ rinascono anche due bambini, ovvero i neo-genitori, che si trovano a fare necessariamente i conti con i modelli genitoriali che hanno sperimentato e con i figli che sono stati. Ad un estremo una persona potrebbe pensare: “Cercherò di essere come i miei genitori” e all’altro, magari nei casi con una certa conflittualità: “Non sarò mai come mio padre o mia madre”, trovandosi poi inevitabilmente ad arrabbiarsi con sé stessi perché non si riesce a mantenere quanto ci si era promessi, in entrambi i casi.

Fate adesso un esperimento: aprite Google e digitate semplicemente la parola “nonni”.

Troverete moltissimi articoli che parlano di quanto il ruolo dei nonni sia fondamentale nella vita di una famiglia.

Effettivamente, i nonni sono una risorsa preziosissima, sia per i nipoti sia per i figli, ora neo-genitori.

Tuttavia, in alcuni casi, la nascita di un bambino può riportare alla luce alcuni aspetti critici nel rapporto con i propri genitori che finora non erano emersi, per il solo fatto che fino al giorno prima si era ancora “solo” figli e non contemporaneamente figli e genitori.

Lo stesso vale per i nonni, che ora sono genitori di genitori, ovvero qualcosa di molto diverso dall’essere genitori di figli.

Se pensate alla vostra storia familiare, troverete un sacco di ricordi che testimoniano l’importante processo che avete svolto nel rivedere, modificare, reinventare la vostra relazione con i vostri genitori e i vostri figli, proprio perché è nata una nuova creatura. 

Forse, proprio ora state affrontando quel processo. In alcuni casi, questo processo può essere particolarmente faticoso e portare a incomprensioni, momenti di crisi, conflitti. 

La differenza sta nel cercare di rendere un momento critico un punto di partenza per trovare nuove risorse nelle relazioni, nuovi sguardi sull’altro, nuovi modi di stare insieme.

Il Consultorio familiare può rappresentare un luogo dove affrontare questo impegnativo processo e prendersi cura delle nuove relazioni nate con la nascita.

E i bisnonni del nuovo nato dove li lasciamo?

In effetti, un conto essere un neo-genitore figlio, un altro un neo-genitore figlio e nipote; lo stesso vale per i nonni del neonato: un conto essere genitori e neo-nonni, un altro è essere genitori, neo-nonni e figli. Ma la faccenda si fa troppo intricata. Meglio che mi fermi qui.

Dott. Daniele Castelli

Psicologo

Consultorio Familiare

di Orzinuovi