Tutti conosciamo il difficile momento che la nostra Italia sta vivendo e le decisioni drastiche adottate a livello nazionale e regionale, che hanno comportato, tra l’altro, la chiusura delle scuole.
Il Cossali si è attivato sin dai primi giorni dell’emergenza per garantire agli studenti il diritto all’istruzione sancito nella Costituzione e per essere vicino ai ragazzi privati della normalità dell’attività in classe, organizzando lezioni on line, fornendo schede, materiali, video, esercitazioni guidate caricate sul registro elettronico.
In tempi record e con il decisivo contributo del Team per l’innovazione digitale, l’Istituto ha attivato piattaforme che hanno permesso ai docenti di costituire classi virtuali, di organizzare video conferenze ed interagire in modo più diretto con i propri studenti. E’ una sfida quella che i docenti hanno colto e alla quale gli studenti stanno rispondendo molto positivamente.
Potere vedere alunne e alunni, parlare con loro, cogliere le loro perplessità e le domande non espresse, correggere e restituire elaborati, fornire indicazioni nelle più svariate modalità, ci sta permettendo di continuare a sostenerli e incoraggiarli. Il percorso educativo e formativo di una scuola non si riduce a una semplice trasmissione di contenuti, formule, traduzioni, non consiste nel meccanico studio di pagine e pagine di appunti e libri, bensì in uno straordinario intreccio di relazioni e sperimentazioni: docenti e discenti compiono insieme un cammino nel corso del quale gli alunni, con la guida dell’insegnante, possono apprendere e organizzare le conoscenze per arrivare a costruire competenze solide e profonde.
I contenuti, anche se importanti e in molti casi irrinunciabili, sono in primo luogo il tramite attraverso il quale si promuove la crescita umana, culturale e sociale degli allievi, che sono il fulcro dell’attività didattica.
Grazie alle tecnologie, sia pure con qualche difficoltà legata alla connessione non sempre ottimale, il filo interrotto si è potuto riannodare: i ragazzi possono relazionarsi e comunicare con i loro docenti e con i compagni, lavorando insieme nelle modalità di volta in volta concordate. Non dimentichiamo che alcune famiglie dei nostri studenti sono state colpite dalla malattia e qualcuno ha subito lutti: per i nostri ragazzi, privati di colpo del loro gruppo, delle attività sportive, della socialità tanto importante per gli adolescenti e seriamente preoccupati per quanto accade intorno a loro, poter parlare con i docenti e vedere i loro amici, anche solo in una video chat, può essere di conforto e di ispirazione per non subire passivamente questa tragica situazione, ma per reagire e sostenersi a vicenda, per poi sentirsi pronti a riprendere il cammino della loro formazione e la ricerca del futuro per loro e per la loro comunità.