Il premio giornalistico della Città di Orzinuovi dedicato a Marco Toresini si è fregiato anche nella sua seconda edizione della presenza di nomi eccellenti della carta stampata al centro culturale Aldo Moro. Erano persone di prestigio quelle sedute il 22 ottobre sul palco a ricordare l’amico e collega scomparso prematuramente e a premiare nello stesso tempo chi ne eterna la memoria col suo lavoro di giornalista serio e preciso. Marco Toresini, caporedattore del dorso di Brescia del Corriere della sera, scomparso alla sola età di 57 anni nel 2020 a causa di un male incurabile, è stato per tutti un professionista di spessore, che con la sua passione e competenza ha lasciato un importante insegnamento a chi gli è succeduto. Uomo attento, riflessivo, cordiale, seppur timido e schivo, apparteneva a quella categoria di persone competenti e rigorose, che non amano apparire., ma in silenzio lavorano in modo preciso ed eccellente. Tanto che la sua capacità e la sua professionalità non erano passate inosservate ai vertici del Corriere della sera, che l’avevano nominato caporedattore del dorso di Brescia. A dedicargli un commovente ricordo al centro culturale Aldo Moro per l’assegnazione del premio, istituito in sua memoria dal Comune di Orzinuovi, c’erano Ferruccio de Bortoli, ex direttore del Corriere della sera; Marco Bencivenga, direttore della Provincia di Cremona; Vilma Petenzi, caporedattore del dorso di Brescia del Corriere della sera; Massimo Mamoli, direttore di Bresciaoggi; Tonino Zana, giornalista del Giornale di Brescia; il sindaco di Orzinuovi Gianpietro Maffoni e l’assessore alla Cultura Carlo Lombardi, promotore dell’iniziativa. Tutti sono stati parte della giuria del premio, presieduta da De Bortoli, giunto alla seconda edizione e volto a riconoscere un giornalista freelance che nello scorso anno si sia dedicato a un’inchiesta di particolare spessore e attualità.
Una serata commovente in cui gli amici e colleghi giornalisti hanno unanimemente tracciato un ricordo eccezionale di Toresini: “Un professionista serio, onesto, preciso e puntuale nel fare cronaca e soprattutto rispettoso delle persone. Doti rese ancor più meritorie dalla sua personalità umile e straordinariamente modesta”. Alla premiazione erano presenti anche la moglie Serena e i figli Luca e Matteo.
Il premio in memoria del giornalista Marco Toresini ha visto salire sul primo gradino del podio un giovane giornalista freelance cosentino, Pietro Giovanni Panico, riconosciuto per la sua inchiesta sui traffici di armi all’interno dei porti e l’articolo dal titolo “La guerra dei portuali genovesi contro le armi saudite”. A lui un riconoscimento di 4 mila euro. Un riconoscimento è andato anche a Michela Morsa e Eleonora Panseri per l’articolo “Malattie senza voce”. Infine una menzione speciale per Lavinia Nocelli, autrice dell’articolo: “La salute mentale in Italia è tornata una questione privata” e Simone Cesarei per l’articolo “Gotham Siro”. Silvia Pasolini