C’è una targa ora nella cappella dell’ospedale Tribandi al cimitero di Orzinuovi, che lo ricorderà per sempre, insieme a molti orceani e a tutte quelle mamme che con grande competenza e umanità ha accompagnato nel momento del parto.
Il dottor Giuseppe Violetti, (nella foto) morto a 78 anni di Covid il 24 marzo 2020, nel pieno dell’emergenza pandemica, riposa ora a Tavernole su Mella, il suo paese natio, ma è a Orzi che ha lasciato i suoi ricordi più belli, nella sala parto dell’ospedale orceano dove ha seguito la nascita di circa 10 mila bambini.
Domenica 28 marzo il sindaco Gianpietro Maffoni, il vicesindaco Laura Magli, gli assessori Carlo Lombardi e Luca Bulla, il presidente del consiglio comunale Giovanna Zanotti, il capogruppo della maggioranza Leonardo Binda, i consiglieri di minoranza Fiorenza Gardoni e Ambrogio Paiardi, insieme alla moglie Franca e alle figlie Francesca e Paola, hanno deposto una lapide in sua memoria vicino a quella del dottor Angelo Saurgnani, che con lui, il dottor Lombardi e il dottor Gallina sono stati le colonne portanti del nosocomio orceano dagli anni ’70 alla fine del secolo scorso.
Professionista di prestigio del nosocomio orceano, il dottor Violetti agli inizi del 2000, quando fu decretata la chiusura del reparto di Maternità, è stato trasferito all’ospedale di Manerbio, per poi completare la sua carriera come primario nel presidio ospedaliero di Chiari fino al ritiro in pensione 10 anni fa.
A ricordarlo in particolare il dottor Carlo Lombardi, assessore alla Cultura e amico di famiglia: “Il dottor Violetti era una persona di straordinaria umanità e professionalità, che ha svolto il suo lavoro di ginecologo con grande spirito di abnegazione. Con mio padre, i dottori Saurgnani e Gallina aveva costituito un gruppo di colleghi e amici inseparabili. Come avevamo fatto col dottor Angelo Luigi Saurgnani, anche a lui abbiamo deciso di dedicare una targa che lo ricordi per sempre”.
Il dottor Violetti si era laureato a Modena in Medicina e Chirurgia e successivamente specializzato in Ginecologia all’Università degli Studi di Brescia.
Silvia Pasolini