L’inclusione riguarda il 100% degli alunni, non solo una parte: è una questione di giustizia sociale e di diritti umani. Il nostro Istituto è coinvolto nella sua interezza PER evitare ogni forma di marginalizzazione, PER compensare quelle differenze che, se non venissero affrontate positivamente, si trasformerebbero in diversità e disuguaglianze, PER togliere le barriere, PER consentire a tutti gli studenti di esprimere il massimo del loro potenziale, sia in termini di apprendimento sia di piena appartenenza alla comunità scolastica. In ogni classe si porta avanti il processo di riconoscimento dell’infinita varietà delle differenze umane e lo si traduce nella differenziazione e personalizzazione delle pratiche didattiche in nome della CULTURA DELL’INCLUSIONE.
E, come tutti i giorni il bambino dice alla sua mamma ” Ti voglio bene”, ma ne celebra la festa l’8 MAGGIO, così tutti i giorni nelle aule si pratica l’inclusione, anche se l’occasione per inneggiarla è il 2 Febbraio, la giornata dei calzini spaiati. Si moltiplicano le iniziative in tutti i Plessi, a cominciare dagli alunni del primo anno della Scuola dell’Infanzia fino ad arrivare ai ragazzi di classe quinta. A Pompiano è arrivato nelle classi il Carrozzone degli artisti, una compagnia teatrale totalmente a carico dell’Amministrazione Comunale, sempre molto attenta ai bisogni educativi dei suoi piccoli cittadini. Gli artisti hanno fatto delle “incursioni” nelle 9 classi  e con narrazioni, giochi creativi, drammatizzazioni hanno permesso ad ogni alunno di sperimentare quanto è potente il linguaggio teatrale, attraverso cui ha avuto l’occasione di esprimere la propria unicità e di conoscere l’unicità di chi gli sta accanto. La comunicazione di un desiderio da tradurre in disegno ed incollarlo sulla valigia dei sogni è diventata lo strumento per rafforzare l’IDENTITÀ personale grazie al riconoscimento della propria splendida DIVERSITÀ.
Eh sì, proprio così, ognuno è prezioso perché è diverso: questo è il messaggio che hanno imparato anche gli alunni della Scuola dell’Infanzia di Coniolo e quelli della Scuola Primaria di Orzivecchi, riflettendo sulla storia del piccolo Pedro, un collezionista appassionato di calzini magici, che litigano ogni sera per quale coppia sia la migliore: se quella che balla il tip tap o quella che fa salti alti fino al cielo, se quella che pedala o quella che salta lunghissimo… finché il cassetto scoppia e li mescola tutti! Per evitare che il piccolo Pedro continui a cadere indossando al mattino per la fretta un calzino a pois che pedala e l’altro a righe che pattina, i due decidono di parlarsi, vanno oltre l’apparenza della forma e del colore e scoprono che cosa hanno in comune: sono due calzini, seppur con due abilità diverse che possono imparare l’uno dall’altro, insegnando ognuno la propria abilità all’altro in un clima di tolleranza e condivisione. Ecco che la loro diversità diventa ricchezza, diventa lo strumento che conduce il piccolo Pedro lontano, all’inseguimento dei suoi sogni.
È questo il senso profondo della CULTURA DELLA DIFFERENZA E DELL’INCLUSIONE, che si basa sullo scambio e sul dialogo e che avvalora il significato di democrazia in quanto considera la diversità una risorsa e opera in questa direzione per favorire la crescita delle persone e della società tutta.


Maria Rosaria D’Ambrosio