Forse non lo sapete, ma in Italia, Pompiano compreso, ci sono circa 40.000 cassette delle poste.
Sì, quelle cassette rosso fuoco dove, dall’oramai lontano 1961, imbuchiamo le cartoline e le lettere, ovviamente dopo aver dato una bella «leccata» sigillatrice sui bordi. In realtà dovremmo usare i verbi non al presente, ma al passato (quindi non imbuchiamo, ma imbucavamo), perché, come è facile immaginare, la maggior parte della posta e dei messaggi volano via internet grazie alla posta elettronica, ai messaggi, a WhatsApp e strumenti del genere.
Se questo è vero, è anche vero che, ancora oggi, Terzo Millennio, nell’era di tutte le diavolerie elettroniche che conosciamo bene, c’è ancora chi si prende la briga, ma di certo anche il gusto, di scrivere lettere e cartoline.
Insomma, c’è ancora chi ama scrivere non su un anonimo foglio elettronico, ma su un foglio di carta, quindi spedire, dopo aver leccato e francobollato per bene, la lettera.
Tutti costoro (ce ne sono più di quanti possiate immaginare) saranno lieti di sapere che Pompiano ha aperto alla nuova cassetta postale «smart». Per chi non lo sapesse ricordiamo che le nuove cassette digitali di Poste italiane stanno pian piano sostituendo quelle tradizionali che, come dicevamo poco più sopra, da sessant’anni a questa parte arredano e caratterizzano le città e i Comuni italiani. Queste nuove cassette digitale, mantengono inalterato il tipico colore rosso fuoco di quelle tradizionali, coniugando così l’innovazione digitale e tecnologica con la tradizione.
Qualcuno dirà: ma, se è fatta come quella di prima, se ha pure lo stesso colore, la nuova cassetta smart di Pompiano cosa ha di diverso da essere definita digitale e tecnologica? Cominciamo allora col dire che le cassette smart sono dotate di uno schermo ad e-ink, grazie al quale forniscono informazioni utili, come ad esempio i principali dati ambiantal-meteorologici (temperatura, umidità, polveri sottili sospese nell’aria e via dicendo).
Inoltre consentono a Poste italiane di veicolare informazioni ai cittadini sul Comune di riferimento. Di più: le nuove casette smart sono dotate di sensori che rilevano la presenza della corrispondenza depositata all’interno, consentendo all’azienda di ottimizzare la fase di ritiro, riducendo l’impatto ambientale.
Salutiamo con favore, dunque, l’arrivo nel Comune di Pompiano di questa nuova tecnologia, che, lo ribadiamo, avendo un aspetto quasi uguale alle vecchie cassette, non stravolge l’arredo urbano al quale siamo abituati. E se adesso Poste italiane facesse in modo di accelerare anche la consegna della posta, avremmo fatto Bingo.
MTM