Allagamenti troppo frequenti, bombe d’acqua che le caditoie non riescono più a reggere.
“L’unica soluzione per ovviare al problema di piazza Garibaldi – riferisce il sindaco Gianpietro Maffoni – è quella di metterci mano con un importante intervento strutturale e costruire sotto la piazza un nuovo sistema di raccolta delle acque. Quindi abbiamo partecipato ad un bando ministeriale per la rigenerazione urbana e ci siamo aggiudicati un contributo di 300 mila euro. Siamo molto soddisfatti, perché in questo modo riusciremo a intervenire su un annoso quanto ostico problema che creava grossi guai alla Rocca San Giorgio e nelle cantine e ai piani terra delle abitazioni circostanti.
Ringrazio l’ufficio tecnico del Comune per il lavoro svolto”.
Quindi, dicevamo, a breve piazza Garibaldi sarà oggetto di un restyling e di una sistemazione ingegneristica, ad un costo di 300 mila euro. L’opera partirà alla fine dell’estate e prevede la costruzione di un sistema di raccolta delle acque, che prima era inesistente sotto la piazza. Si passerà successivamente alla sistemazione della pendenza che convergerà verso il centro, dove verrà costruita una caditoia che riceverà l’acqua per poi recapitarla al vaso Fiume in via Savonarola o sotto la piazza Vittorio Emanuele. Per la pavimentazione sarà fatto un fondo in ghiaia e poi a copertura verranno utilizzati gli stessi sassi presenti adesso, che verranno levigati e ripuliti.
Ora l’acqua di piazza Garibaldi, che ha una pendenza da sud a nord, confluisce in un unico tombino presente vicino alla porta di Sant’Andrea.
Nonostante la pulizia straordinaria non è più sufficiente per far defluire la quantità di pioggia che cade in pochi minuti durante i forti temporali. In questo modo sarà sistemato anche il fondo sconnesso della piazza e tracciati parcheggi ordinati.
Silvia Pasolini