In occasione del convegno in ricordo di Mario Pedini che si è tenuto sabato 11 novembre alle ore 10 nella Sala Consiliare del Comune di Montichiari, ha avuto luogo una breve cerimonia per la donazione di un’opera dell’artista monteclarense Giuseppe Ferretti. L’opera, raffigurante il senatore Mario Pedini e che fa parte di un trittico dedicato a illustri monteclarensi quali Mons. Vigilio Mario Olmi e Mons. Gianvincenzo Moreni, è un lavoro artistico realizzato nel 2005 secondo la tecnica dell’affresco su tavola ed è stata donato dalla famiglia Ferretti alla famiglia Pedini alla presenza dell’Amministrazione comunale. «Mio padre ha dipinto per oltre 50 anni – ha ricordato Sonia Ferretti, la figlia dell’artista presente con la mamma in Sala Consiliare – e io tutte queste opere le ho viste nascere. Vi posso garantire che c’è un pezzo di storia in ogni anno e in ogni quadro c’è un pezzo di lui». «Il dipinto è stato scoperto nella “Grotta” delle opere di Giuseppe, una vera miniera di opere d’arte – ha sottolineato il critico d’Arte Fabrizio Migliorati profondo conoscitore dell’opera di Ferretti – Questa che la famiglia Ferretti dona alla famiglia Pedini fa parte di una trilogia delle figure di illustri monteclarensi eseguita intorno al 2005. Ferretti è stato un artista molto importante per Montichiari che ha iniziato a lavorare alla fine degli anni Settanta ispirandosi a movimenti, come l’impressionismo, il post impressionismo, legati alla figura, per poi arrivare dagli anni Novanta in poi alla materia di ispirazione più informale e all’espressionismo astratto americano. Costantemente, però, sapeva tornare alla figura non come un esercizio accademico ma come forza vitale che nutriva la sua opera. In attesa della grande mostra antologica dell’anno prossimo, che si svolgerà a febbraio a Palazzo Tabarino, una retrospettiva che narrerà tutto il percorso artistico di Ferretti, questo momento di donazione è molto importante perché rappresenta un ricordo dell’arte di Giuseppe. Un ricordo che non deve svanire». La Fondazione Pedini, che porta il nome di Amedeo padre del senatore, ha dedicato poi la mattinata del convegno a due ricorrenze importanti cadute in questo anno: il 20esimo della morte del Senatore Mario e il 60esimo dalla costituzione della Fondazione stessa.
Marzia Borzi