Nei giorni scorsi il presidente della Provincia di Brescia Emanuele Moraschini ha ufficializzato l’assegnazione delle deleghe nell’ambito del Consiglio Provinciale. A Marco Togni, Sindaco di Montichiari, sono andati Ambiente, Parchi, Risorse Naturali, Attività Estrattive, Aeroporto e Piano d’Area. Dopo 16 anni, dunque, un monteclarense torna di nuovo nella stanza dei bottoni di Palazzo Broletto. Al neo eletto Togni abbiamo chiesto se sia contento delle deleghe ricevute o non lo preoccupi l’ulteriore impegno che dovrà assumersi in Provincia. «È una delega di responsabilità sì – ha risposto Togni – ma in Provincia dopo la riforma Delrio le cose avvengono in maniera diversa rispetto ai Comuni. Il consigliere provinciale, anche se delegato, non ha il potere di un consigliere regionale o di un assessore comunale. Porta avanti istanze e interlocuzioni, idee e progetti rispetto ad una linea programmatica comune ma chi firma i decreti è sempre e solo il Presidente. Per quanto riguarda l’ulteriore impegno rispetto a quello di Sindaco, posso dire che la mia Amministrazione è ormai rodata e non si creeranno intoppi tra le due agende». “Al nuovo consigliere della Giunta Provinciale delegato all’Ambiente, chiediamo di salvaguardare l’area delle Fontanelle” – ha replicato qualcuno sui social. Alla richiesta se la nuova nomina non lo porrà ancora di più nel mirino dell’Opposizione, Togni ha così risposto: «Non so se sarò nel mirino dell’Opposizione locale ma in politica ogni scusa può essere buona. Il mio mandato però comincia da adesso e per quanto riguarda le decisioni passate ovviamente non posso essere responsabile per il semplice fatto che in Provincia ci sono da adesso. Chi fa politica poi conosce bene quali sono le responsabilità attribuite ai ruoli politici e a quelli tecnici. Le varianti ai Pgt vengono valutate dai tecnici provinciali sulla base di norme e leggi ben precise dove l’oggettività sta alla base. Sicuramente l’ambiente è un tema molto delicato sia per ciò che si può fare e che spesso cozza con ciò che si vorrebbe fare…ma alla fine si applicano le leggi. La Provincia a differenza della Regione non può legiferare. Certo è che qualche indirizzo lo si può però dare ..» La questione Depuratore del Garda e scarico nel Chiese è un’altra tematica “calda” che i monteclarensi sperano possa vedere una svolta risolutiva proprio in questa nuova nomina. «Innanzitutto bisogna dire che nei giorni scorsi è giunta una bella notizia di cui hanno parlato anche i giornali: la Corte dei Conti ha preso in considerazione l’esposto presentato da noi sindaci sui costi fuori controllo dell’opera. Non è un atto da poco visto che sono tantissime le istanze che arrivano al Procuratore e pochissime quelle sulle quali ritiene giusto indagare e aprire un’istruttoria. Detto questo, ci sono una serie di cose che intendo perseguire, quali valutazioni e indagini più approfondite sulla qualità fisico – chimico – biologiche delle acque del fiume Chiese e sui possibili scarichi che potranno essere realizzati. Farò, insomma, tutto ciò che mi compete come politico e raccoglierò quanti più approfondimenti possibili da portare sui tavolo dei tecnici che si stanno occupando della questione. Ci tengo a ricordare, infatti, che il problema non è tanto la questione del luogo sul quale verrà costruito il depuratore ma del dove finiranno gli scarichi che produrrà. E su questo non ho intenzione di mollare»
Marzia Borzi