Oltre ad essere una delle più grandi scuole della Bassa, il Don Milani è anche una sorta di «laboratorio», dove si sperimentano nuove esperienze e se ne continuano altre, che hanno dimostrato di funzionare. Ecco alcune delle attività in programma in questi mesi nell’Istituto guidato dalla dirigente Claudia Covri.
Il teatro, innanzitutto. Dalla collaborazione con il Teatro Telaio, una delle compagnie storiche di Brescia, che vanta una grande esperienza nelle scuole di ogni ordine e grado, è nato il progetto work, che interessa una classe terza del liceo scientifico, che è stata coinvolta in una vera e propria full immersion di 30 ore, grazie alla quale gli studenti sono stati accompagnati nell’esplorazione di una realtà imprenditoriale in ambito culturale.
Il punto di partenza per l’allestimento a cui i ragazzi hanno lavorato è «Il sistema periodico», libro autobiografico di Primo Levi, che indaga il rapporto tra uomo e natura.
Un’altra bella esperienza messa a punto al Don Milani riguarda ben 45 studenti di diverse nazionalità (spagnoli, lituani e turchi), che sono arrivati a Montichiari per partecipare alla settimana di scambio internazionale organizzata nell’ambito del Progetto Erasmus. Un incontro internazionale, al quale partecipano anche gli alunni della Brainery Academy di Udine, al quale partecipano una quindicina di allievi del Don Milani, che frequentano i corsi serali di Amministrazione, finanza e marketing e di Manutenzione e assistenza tecnica. Incontro che ha il dichiarato obiettivo di migliorare le competenze nell’uso della lingua inglese e delle tecnologie informatiche.
Va da sé che, per l’oramai imminente primavera, il progetto Erasmus prevede altri momenti di scambio, che si terranno nei tre succitati Paesi: Spagna, Lituania e Turchia.
La terza iniziativa che andiamo a raccontare riguarda la cosiddetta «peer education», una strategia educativa che attiva un processo naturale di passaggio di conoscenze esperienze ed emozioni: processo che parte da un gruppo di studenti (precedentemente formati) per arrivare ai loro coetanei.
Il percorso di formazione, che coinvolge una trentina di ragazzi tutor, è rivolto agli studenti del triennio, chiamati ad approfondire alcune tematiche di grade attualità, come ad esempio il bullismo e il cyberbullismo, ma anche le discriminazioni, le dipendenze, l’affettività…
La preparazione acquisita verrà poi condivisa con interventi mirati nelle classi del biennio. MTM